Effettuato a Siena il primo trapianto di cuore in Toscana del 2016

L’intervento è stato eseguito nella notte tra l’8 e il 9 gennaio grazie ad un donatore disponibile proprio a Siena. L’espianto è stato effettuato dal cardiochirurgo Gianni Capannini e il trapianto dal collega Giuseppe Davoli, insieme agli anestesisti Alessandra Pastorino e Vincenzo Iaolongo e con grande impegno di infermieri, perfusionisti, specializzandi, biologi, tecnici e di tutto il personale di sala operatoria e di alta specializzazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese

 
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Il complesso intervento è stato eseguito presso l’Ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena su una donna ricoverata in condizioni critiche a causa di una grave malattia cardiaca, e tenuta in vita dalle macchine, in assistenza circolatoria. Si tratta del trapianto di cuore numero 383 dall’inizio dell’attività, effettuato dall’unico centro trapianti di cuore toscano, coordinato dal dottor Massimo Maccherini. L’intervento è stato eseguito nella notte tra l’8 e il 9 gennaio grazie ad un donatore disponibile proprio a Siena. L’espianto è stato effettuato dal cardiochirurgo Gianni Capannini e il trapianto dal collega Giuseppe Davoli, insieme agli anestesisti Alessandra Pastorino e Vincenzo Iaolongo e con grande impegno di infermieri, perfusionisti, specializzandi, biologi, tecnici e di tutto il personale di sala operatoria e di alta specializzazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. L’intervento è durato tutta la notte e la paziente è stata poi affidata alle cure dell’UOC Anestesia e Terapia Intensiva Cardiotoracica, diretta dal dottor Luca Marchetti e sta rispondendo positivamente alle terapie. 

«Ogni trapianto – spiegano Davoli e Capannini – richiede una grande collaborazione e spirito di squadra perché è un’operazione complessa, impegnativa, dove ogni professionista ha un ruolo fondamentale per il buon esito dell’intervento. Nel 2015 abbiamo effettuato a Siena 13 trapianti, un buon risultato merito anche della generosità delle famiglie di tutti i donatori che ringraziamo, perché senza donazione non può esserci trapianto».

In allegato una foto dei cardiochirurghi Giuseppe Davoli, Massimo Maccherini e Gianni Capannini

Pubblicato il 18 gennaio 2016

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