Empoli, arrestate 4 persone in possesso di numerose banconote false. Decine di segnalazioni nei giorni scorsi

Ieri sera, sabato 5 febbraio, i Carabinieri della Compagnia di Empoli hanno arrestato R.A., 44 enne, di origini calabresi residente in Toscana, G.B., 36enne napoletano, C.B. 23enne e M.B. 27enne nati e residenti in Toscana per cessione di banconote falsificate

 
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Ieri sera, sabato 5 febbraio, i Carabinieri della Compagnia di Empoli hanno arrestato R.A., 44 enne, di origini calabresi residente in Toscana, G.B., 36enne napoletano, C.B. 23enne e M.B. 27enne nati e residenti in Toscana per cessione di banconote falsificate.

Da qualche giorno nell’empolese e in alcuni comuni delle provincie limitrofe, erano state segnalate diverse truffe perpetrate ai danni di diversi esercizi commerciali. Gli esercenti dei negozi hanno tutti riferito ai carabinieri che si presentavano nel loro esercizio dei ragazzi i quali, dopo aver scelto articoli di poco valore, pagavano la merce con banconote sempre di valore di molto superiore all’importo dovuto (quasi sempre con un pezzo da 50 €) al commerciante e, una volta ricevuto il resto, si allontanavano velocemente senza dare il tempo ai commessi o ai proprietari di verificare la genuinità della banconota.

La beffa era quindi doppia perché, oltre alla merce, i truffatori si portavano via anche il resto lasciando in negozio la banconota inutilizzabile.
I militari della Compagnia di Empoli, grazie alle numerose segnalazioni pervenute dai negozianti, hanno quindi raccolto ogni piccolo indizio e si sono messi sulle tracce dei truffatori.

Ieri pomeriggio i carabinieri, mentre stavano svolgendo una perlustrazione in località Sovigliana, nel comune di Vinci, hanno incrociato un’autovettura con a bordo quattro persone, due delle quali sembravano corrispondere alle descrizioni fatte da alcuni negozianti truffati. Ad aumentare il sospetto dei militari si aggiungeva anche il fatto che il mezzo, alla vista della gazzella, aveva repentinamente cambiato direzione andando ad infilarsi in una stradina secondaria. I militari, però, dopo un breve inseguimento hanno raggiunto e bloccato il mezzo, identificando i passeggeri, tre uomini e una donna.

Inutile dire che nel corso del controllo tutti i fermati si dimostravano nervosi e impazienti. All’esito della perquisizione poi la sorpresa che ci si aspettava: la ragazza, M.B., aveva nella manica del giubbotto una banconota da 50 euro, tutta accartocciata, probabilmente la ragazza l’aveva in tasca pronta per essere spesa ma quando ha visto i carabinieri aveva cercato di occultarla. Sotto il sedile posteriore invece  è stata trovata una busta contenente ben 22 banconote da 50 euro, falsificate molto bene e che riportavano due soli numeri di serie.

L’ipotesi maggiormente accreditata è che i due ragazzi più giovani, entrambi toscani, fossero utilizzati dal napoletano e dal calabrese residente in toscana per spacciare le banconote false grazie alle loro facce pulite, sfruttando inoltre il fatto che i due giovani, essendo del posto, non avrebbero destato sospetto agli occhi dei commessi  e dei titolari dei negozi visitati per il loro accento.

Il calabrese e il napoletano invece potrebbero essere i soggetti che, una volta entrati in possesso dei soldi falsi, probabilmente provenienti dalla Campania, avessero assoldato i giovani per riciclare il denaro. Altro aspetto che ha in un primo momento complicato lo svolgimento dell’indagine è il fatto che gli stessi utilizzassero un’auto a noleggio rendendo più complicata l’identificazione dei truffatori.

Gli immediati accertamenti svolti nella giornata di ieri hanno già dato i primi positivi riscontri. Infatti i carabinieri hanno subito interpellato alcuni dei commercianti che nei giorni scorsi erano stati truffati con il metodo sopra illustrato, i quali hanno immediatamente riconosciuto nei due giovani arrestati gli autori della spendita di banconote false nei loro negozi. Per la precisione due episodi avvenuti il 26 gennaio scorso, il primo a Fucecchio, all’interno di una trattoria, mentre il secondo presso un bar di Lamporecchio (PT).

Nel caso vi fossero stati altri episodi di spendita di monete contraffatte, l’invito che i Carabinieri rivolgono ai cittadini è quello di contattare al più presto le Stazioni Carabinieri competenti per territorio, al fine di accertare l’eventuale coinvolgimento degli arrestati in altre truffe.

Pubblicato il 5 febbraio 2017

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