“Empoli che scrive” ospita Valentina Mancini e “La biblioteca di Caino”

Il suo libro, edito da Ibiskos Editrice Risolo, è intitolato “La biblioteca di Caino. Realtà e storia delle biblioteche carcerarie”. La serata sarà condotta da Mauro Guerrini. L’ingresso è libero

 
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Nell’ambito delle presentazioni del ciclo ‘Empoli che scrive’, nel loggiato a vetri, con vista chiostro, sarà protagonista la giovane bibliotecaria di Montespertoli Valentina Mancini e il suo libro, edito da Ibiskos Editrice Risolo, intitolato “La biblioteca di Caino. Realtà e storia delle biblioteche carcerarie”. La serata sarà condotta da Mauro Guerrini. L’ingresso è libero.

Il libro - L’idea è nata per caso o per destino, come dir si voglia, perché un giorno, era il 2013, sfogliando un pieghevole, l’autrice lesse “La biblioteca carceraria come spazio di libertà” : a quel punto si è scoperchiato il vaso di pandora. Un “colpo di fulmine” tra Valentina e questa tematica nuova e tutta da scoprire. La storia delle biblioteche carcerarie in Italia è contrassegnata, negli ultimi due decenni, da una crescita e da una diffusione paragonabile a quanto avvenuto tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento per la biblioteca pubblica. Come le biblioteche pubbliche, però, alla primavera è seguito un rapido autunno, se non in tutto il Paese, certamente in molte realtà territoriali. Valentina Mancini ha scelto di riportare alcune testimonianze dell’operato di queste biblioteche, delle loro difficoltà a offrire un servizio educativo in modo efficiente, costante, diffuso. L’obiettivo del libro di Valentina è, infatti, raccontare una storia, frammista di realtà e sogni, e soprattutto provare a far comprendere il motivo per cui le biblioteche carcerarie sono importanti, e magari a provare ad aprire uno spiraglio di speranza in tutti. Il libro parte dall’evoluzione della storia della pena carceraria, di come siamo passati dalla tortura e pena di morte, al concetto di carcere come pena e come le biblioteche carcerarie si inseriscano a pieno in un momento storico particolare che va di pari passo con la nascita della prigione come la conosciamo oggi; seguono le leggi, e  una serie di “testimonianze” che ci mostrano come esse esistano davvero, ma ahimè c’è anche il rovescio della medaglia.

Info e contatti: 0571/757840, biblioteca@comune.empoli.fi.it

Pubblicato il 20 maggio 2017

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