Empoli ritrova “Il transito di San Giuseppe”. Restauro grazie ai Lions del “Ferruccio Busoni”

Una Collegiata piacevolmente affollata di studenti empolesi ha accolto questa mattina, giovedì 15 dicembre, la presentazione ufficiale de ‘Il transito di San Giuseppe’, opera di Giuseppe Romei, risalente alla metà del secolo XVIII. Il sindaco del Comune di Empoli Brenda Barnini: «Cari ragazzi, sarebbe bello che usciste dalla nostra Collegiata con la curiosità di conoscere sempre di più il patrimonio artistico della vostra città»

 
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Un’opera che rinasce e ritrova vitalità, colore e lucentezza. Un dipinto, patrimonio culturale della Città di Empoli, che torna nella sua originaria sede dopo un importante e difficile restauro.

Una Collegiata piacevolmente affollata di studenti empolesi ha accolto questa mattina, giovedì 15 dicembre, la presentazione ufficiale de ‘Il transito di San Giuseppe’, opera di Giuseppe Romei, risalente alla metà del secolo XVIII. La tela è stata completamente restaurata e riportata a nuova vita grazie a un intervento finanziato dal Lions Club Empoli ‘Ferruccio Busoni’.

Alla presentazione del dipinto sono intervenuti: il Proposto Don Guido Engels, per l’amministrazione comunale il sindaco di Empoli Brenda Barnini e l’assessore alla cultura Eleonora Caponi, il past president del Lions Club Empoli ‘Ferruccio Busoni’ Roberto Carli, il funzionario della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Pesaggio Cristina Gnoni, la restauratrice che ha curato l’intervento sull’opera Sandra Pucci, e il presidente del Lions Club Empoli ‘Ferruccio Busoni’ Lorenzo Lombardi.

Brenda Barnini, sindaco del Comune di Empoli ha espresso gratitudine, lanciando soprattutto un messaggio ai giovani studenti di alcune classi degli Istituti SS. Annunziata e de Il Pontormo di Empoli, presenti per assistere alla illustrazione di tutto il percorso del restauro dell’opera.

«Cari ragazzi, sarebbe bello che usciste dalla nostra Collegiata con la curiosità di conoscere sempre di più il patrimonio artistico della vostra città. Tutto in voi potrà cambiare, dai gusti nell’abbigliamento alle amicizie, ma alcune delle vostre radici vi rimarranno addosso e fra queste credo ci sarà la storia del luogo dove vivete e studiate. Non solo Firenze, ma anche la nostra città presenta una ricchezza invidiabile in termini di beni artistici e culturali. Un valore che vi aiuterà anche a non smarrire quel senso umano che è nell’arte. Ringrazio il Lions Club Empoli ‘Ferruccio Busoni’ per aver invitato a questa occasione anche l’amministrazione comunale. Siamo qui a testimoniare il plauso ogni qualvolta lo spirito di mecenatismo si incontra con prezioso pezzo di cultura di Empoli. Questa mattina lasciamo un segno che tutti potremo apprezzare in futuro. Don Guido Engels ha espresso bene, prima di me, quanto le nostre istituzioni siano legate quotidianamente nell’attenzione verso tutti gli aspetti dell’essere umano».

Alle parole del sindaco Barnini, fanno eco quelle di Eleonora Caponi, assessore alla cultura del Comune di Empoli, che ha parlato di un vero e proprio regalo che è stato fatto alla città.

«E’ emozionante che a pochi giorni dal Natale, sia stato fatto questo grande regalo alla nostra città. La nostra amministrazione comunale è una delle poche che da tanti anni ha aperto e creduto nella sezione didattica che si occupa del grande patrimonio d’Empoli, è una nostra specificità. Da tempo sosteniamo l’investimento nella conoscenza della nostra cultura fra le giovani generazioni.  È importante che scuola e amministrazione comunale collaborino insieme nella valorizzazione del nostro rilevante patrimonio artistico».

Il dipinto restaurato - Si tratta de ‘Il transito di San Giuseppe’ di Giuseppe Romei (1714-1785), tela collocata sull’altare della Cappella, ora dedicata a San Giuseppe, ma che in origine era consacrata alla nascita della Vergine e posseduta dalla famiglia Brogiotti fino alla fine del XVII secolo.

L’autore fiorentino Giuseppe Romei è uno tra i principali nomi della pittura toscana del Settecento maturo, al quale spetta tra l’altro il grande affresco nella navata al Carmine fiorentino.

Pubblicato il 15 dicembre 2016

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