Empoli, truffa ad un concessionario di auto: in quattro nei guai

Nella serata di ieri, a Empoli, i Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato tre soggetti, tutti italiani, per possesso di documenti falsi e truffa. Un quarto è stato denunciato in concorso per la truffa. Due degli arrestati sono residenti in Campania, S.R. di 52 anni e C.V. di 65 anni, l’altro è empolese G.S. di 40 anni, tutti gravati da precedenti. Ieri mattina i militari, mentre stavano transitando sulla via Tosco-Romagnola ad Empoli, hanno notato tre soggetti che, confabulando tra loro, stavano entrando in un bar

 
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Nella serata di ieri, a Empoli, i Carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato tre soggetti, tutti italiani, per possesso di documenti falsi e truffa. Un quarto è stato denunciato in concorso per la truffa. Due degli arrestati sono residenti in Campania, S.R. di 52 anni e C.V. di 65 anni, l’altro è empolese G.S. di 40 anni, tutti gravati da precedenti. Ieri mattina i militari, mentre stavano transitando sulla via Tosco-Romagnola ad Empoli, hanno notato tre soggetti che, confabulando tra loro, stavano entrando in un bar.

Il loro atteggiamento ha destato sospetto fin dal primo istante e per tale motivo, essendo in abiti civili, gli operanti hanno deciso di seguirli per carpire qualche informazione, senza dare nell'occhio. L’empolese era già conosciuto ai militari e, quindi, sono state fatte alcune verifiche per capire che cosa i tre stessero architettando. Dopo un veloce giro in zona, presso un concessionario di autovetture poco distante dal luogo dell’incontro è saltata fuori la fotocopia di una carta d’identità: l’uomo raffigurato sul documento è stato immediatamente riconosciuto come uno dei soggetti visti poco prima. Gli accertamenti in banca dati hanno permesso di capire subito che il documento in questione era falso: le generalità del soggetto esistevano, ma la fotografia “vera” era diversa da quella presente sulla fotocopia. L’uomo avrebbe dovuto ritirare l’auto in giornata e, quindi, visti i presupposti, sarebbe stata messa in atto una grave truffa ai danni della finanziaria: infatti l’intestatario del documento, a sua insaputa, aveva acceso un prestito di circa 20mila euro le cui rate, naturalmente, non sarebbero mai state pagate.

I carabinieri si sono quindi appostati nei pressi del concessionario, attendendo che C.V., con il suo documento falso, entrasse in possesso del mezzo. Alle successive ore 15, come da copione, sono arrivate due autovetture: da una sono scesi l’empolese e l’acquirente del mezzo, l’altra è rimasta col motore acceso dall’altra parte della strada con all’interno il terzo uomo visto la mattina ed un ragazzo.

Questi ultimi, appena l’autovettura è uscita dal concessionario, sono partiti velocemente ma sono stati subito bloccati dai Carabinieri. A seguire è avvenuto il fermo degli altri due. I quattro hanno subito capito che qualcosa non fosse andato per il verso giusto e non hanno protestato più di tanto, evidentemente consapevoli dei motivi dell’intervento. Sono seguite le perquisizioni: il documento falsificato utilizzato da C.V. per l’acquisto dell’auto è stato trovato, insieme al telefono, nell’auto di G.S.. S.R. invece, alla vista dei militari, ha tentato di occultare un altro documento falso riportante sempre la foto di C.V. ma con i dati di un altro signore di Viareggio. Nelle tasche aveva anche quasi 8mila euro in contanti avvolti in un foglio di carta. Tra gli effetti personali sono saltate fuori anche le chiavi di una Ford delle quali, inizialmente, ha dichiarato di non sapere nulla. I Carabinieri si sono subito mossi per ricostruire i movimenti dei due campani e hanno individuato il luogo dove avevano soggiornato la notte precedente, constatando che erano arrivati con una Ford Fiesta della quale avevano recuperato anche il numero di targa. L’auto è stato individuata in pochi minuti a Montelupo Fiorentino. La perquisizione del mezzo ha dato altri frutti: sono state rinvenute le fotocopie di un contratto stipulato con un altro concessionario di Empoli e una banconota falsa da 500 euro tra gli oggetti di S.R..

I Carabinieri non si sono meravigliati quando hanno visto che, sul documento presentato, c’era sempre la foto del solito soggetto ma le generalità erano, ancora una volta, diverse. Tra gli oggetti rinvenuti, finalmente, anche il vero documento di C.V. Alla luce di quanto raccolto, C.V., S.R. e G.S. sono stati arrestati per possesso di documenti d’identità, tutti validi per l’espatrio, falsificati. I tre, insieme all’altro ragazzo, sono stati denunciati per truffa in concorso. S.R. risponderà anche del possesso della banconota falsa da 500 euro. L’autovettura invece è stata restituita al concessionario.

Pubblicato il 24 febbraio 2018

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