Festa a Castelfiorentino alla Casa di Riposo EMD Ciapetti per i 100 anni di Ginetta Orsi

Certaldina di adozione fino a 95 anni ha coltivato instancabilmente la sua amata terra. Una bella storia di una "nonna tutta d'un pezzo"

 CASTELFIORENTINO
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Ginetta Orsi, nata il 21 luglio 1920 a Gambassi Terme, ha trascorso una vita intera a coltivare la terra.
L'omaggio del Presidente del Consiglio, Gabriele Romei.

Fino a 95 anni ha coltivato la "sua" terra. La stessa che si era conquistata con fatica insieme al marito, passando dalla difficile condizione di mezzadro a quella più indipendente e autonoma di coltivatore diretto. Una donna tutta d'un pezzo, una lavoratrice instancabile e determinata, che oggi ha festeggiato l'ambito traguardo dei 100 anni alla Casa di Riposo EMD Ciapetti. E' la bella storia di Ginetta Orsi, gambassina di origine e certaldina di adozione, che per il suo compleanno è stata festeggiata dai familiari e dagli operatori della struttura ricevendo anche una visita da parte del Presidente del Consiglio Comunale di Castelfiorentino, Gabriele Romei.

Nata a Gambassi Terme il 21 luglio 1920 (lo stesso anno in cui nasceva il Comune di Gambassi, dal momento che il territorio faceva parte in precedenza del Comune di Montaione), Ginetta apparteneva a una famiglia di mezzadri. Come molte ragazze della sua epoca, e che vivevano nella medesima condizione, anche Ginevra incontrò l'uomo che sarebbe poi diventato suo marito in una delle famiglie del vicinato, in campagna. I due si sposarono nel febbraio 1945, in un periodo di grandi speranze: il 3 dello stesso mese erano partiti da Castelfiorentino ben 119 volontari per andare a combattere i tedeschi sulla linea Gotica (27 erano di Certaldo) e tutto lasciava presagire una imminente fine della guerra.

Dopo il matrimonio, la coppia si trasferì a Certaldo in un nuovo podere, continuando a coltivare la terra come mezzadri. Trascorsero quindi i primi anni del secondo dopoguerra (una fase caratterizzata dalle lotte condotte dai mezzadri nei confronti della proprietà per ottenere una più equa ripartizione dei prodotti) fino a quando l'istituto stesso della mezzadria entrò in una fase terminale. A metà degli anni Cinquanta, la svolta: la coppia acquistò il podere e la casa colonica in cui aveva vissuto fino a quel momento. Diventarono quindi coltivatori diretti, liberi dall'incubo della disdetta e da qualsiasi altra forma di subordinazione, continuando a lavorare con impegno e consentendo al loro unico figlio di studiare e diplomarsi (in seguito, grazie al diploma, avrebbe vinto un concorso per poter lavorare in un istituto di credito).

Dopo la scomparsa del marito (nel 1995) e di suo figlio (nel 1997), Ginetta ha continuato a coltivare il "suo" podere di Certaldo fino al 2015, supportata dai nipoti e dalla nuora. Che oggi hanno festeggiato insieme a lei questo traguardo.

"Sono ben lieto - ha osservato il presidente del Consiglio Comunale di Castelfiorentino, Gabriele Romei - di aver portato il saluto affettuoso dell'Amministrazione Comunale a Ginetta, certo di interpretare i sentimenti dell'intera comunità di Castelfiorentino. Oggi è un bel giorno di festa per lei, per i familiari e per tutti gli operatori della Casa di Riposo che se ne prendono cura con spirito di servizio e grande professionalità, ed è anche un'occasione per ricordare tutti i nostri anziani, rinnovando la nostra riconoscenza per quanto hanno fatto per la costruzione del benessere del nostro paese".

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Pubblicato il 22 luglio 2020

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