Gianni Siragusa premiato dall'Amministrazione di Colle di Val d'Elsa

Gianni ha comunicato coi giochi della gioventù nell'82. Dopo tempo speso nelle prove multiple, si è specializzato nella marcia, conquistando medaglie nazionali, europee e internazionali. Lo scorso agosto è arrivato secondo al Campionato Toscano di Atletica Leggera, il suo tredicesimo titolo consecutivo nella competizione. Tra i suoi miti Abdon Pamich e Giovanni De Benedictis

 
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Questa mattina, all’interno del Municipio di Colle di Val d’Elsa, un prezioso riconoscimento è stato consegnato da parte dell’Amministrazione comunale all’atleta colligiano Gianni Siragusa. «Con Gianni c'è un'amicizia che ci lega fin dai primi tempi in cui sono stato nominato all'interno della Giunta come delegato allo Sport – ha detto il vice sindaco Lodovico Andreucci - e c'è sempre stato un aggiornamento continuo. Mi ha sempre colpito, oltre al raggiungimento degli obiettivi sportivi, anche il suo attaccamento alla città. Quando raggiunge un traguardo mi dice sempre di aver portato il nome di Colle in quella manifestazione sportiva, o in quella determinata gara».

Gianni ha comunicato coi giochi della gioventù nell'82. Dopo tempo speso nelle prove multiple, si è specializzato nella marcia, conquistando medaglie nazionali, europee e internazionali. Lo scorso agosto è arrivato secondo al Campionato Toscano di Atletica Leggera, il suo tredicesimo titolo consecutivo nella competizione. Tra i suoi miti Abdon Pamich e Giovanni De Benedictis.

Con la Polisportiva Olimpia, nel 2003 e 2004, aveva dato vita a un bel gruppo di marciatori, tutti ragazzi dai 12 ai 15 anni, che sono riusciti a raggiungere più di venti titoli regionali. Oggi ha cinquant’anni e nessuna intenzione di smettere. Intanto appuntamento a marzo 2019 con i Campionati Mondiali Indoor Master a Torun, in Polonia.

«I Campionati Nazionali individuali Aics di atletica leggera di Cervia, l’anno scorso, hanno rappresentato la sfida più difficile – ha confessato l’atleta -. Sembra strano, considerato che ci sono stati titoli mondiali che ho conquistato con minor fatica, ma ogni gara è a sé».

«È bello parlare di sport e parlare di appartenenza, nel senso etimologico del termine, sentendosi parte di un territorio – ha concluso Andreucci - Ci sembrava doveroso conferire un premio a Gianni per i suoi meriti sportivi, che ci auguriamo non siano gli ultimi, e soprattutto per questo incondizionato amore per la sua città».

Pubblicato il 13 ottobre 2018

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