Gli acquisti in Italia durante la pandemia tra mille difficoltà e nuove abitudini

L'estate aveva fatto abbassare la guardia a tanti italiani, convinti che la morsa del virus si stesse allentando, ma l’arrivo della seconda ondata è stato come un brusco risveglio, che ci ha fatti ripiombare nella triste realtà fatta di tristi notizie e limitazioni delle nostre libertà personali

 ACQUISTI E PANDEMIA
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I contagi hanno ripreso a salire e con loro anche l’ansia per i mesi futuri, sia per quanto riguarda l’emergenza sanitaria, ma anche dal versante economico e personale. 

Tantissime famiglie si sono trovate e si trovano tuttora,  a quasi un anno dall’esplosione dell’epidemia, senza soldi a sufficienza per arrivare a fine mese, e con serie difficoltà a trovare il cibo per sfamare i propri cari. Gli aiuti statali, sia a livello statale che locale non si sono dimostrati sufficienti. La catena di aiuti messa in piedi dalle associazioni riesce a garantire beni di prima necessità ai più bisognosi, continuando a fare da tappabuchi tra mille difficoltà, mentre le prospettive nel breve periodo sono senz’altro poco rassicuranti.

Questa situazione ha incrementato la ricerca del risparmio da parte degli italiani, che si sono fatti più attenti ai prodotti che acquistano. Per questa ragione, sfruttare le offerte presentate dai volantini dei principali supermercati, come il volantino Eurospin, si è resa una cosa essenziale per ottimizzare i costi.  

L’adattabilità degli italiani alle nuove condizioni

I segnali evidenti che dimostrano questa netta propensione alla parsimonia possono essere rinvenute nelle tipologie di beni che vengono acquistati. Si privilegiano i beni di primi necessità, come cibo, medicinali e prodotti per l’igiene personale e per la casa, mentre si evitano spese rinviabili e non strettamente necessarie legate allo svolgimento di hobby e attività di svago.  

E se per chi ha perso il lavoro o è in grosse difficoltà economiche non ci sono alternative a quella di tirare la cinghia, per i nuclei familiari con un reddito medio si tratta di una strategia conservativa per evitare di avere difficoltà in futuro. Gli italiani ha quindi adattato le modalità di spesa alle difficoltà ma anche alle limitazioni dettate dalle esigenze sanitarie. Drastico è stato, ad esempio, il calo delle spese per viaggi e per le occasioni di socialità, come ad esempio i pranzi e le cene al ristorante. 

Una nuova tendenza che si è fatta strada in questi mesi e che verrà sicuramente confermata anche in futuro è quella della ricerca di prodotti a chilometro zero e del Made in Italy, favorita sia alla facilità di reperimento dei prodotti, grazie anche alla modalità della consegna a domicilio da parte dei produttori locali stessi, ma dettata anche dalla voglia dei cittadini di supportare il commercio nostrano e le nostre eccellenze in un periodo di difficoltà per tutti.

La definitiva esplosione dell’ e-commerce

Un altro aspetto che è andato a consolidarsi è quello degli acquisti online con un avvicinamento deciso anche da parte di chi ha sempre visto con scetticismo e sfavore questa tipologia di canale di commercio. La comodità è diventata quindi un fattore determinante per molte persone, disposte a pagare anche qualche euro extra per avere la merce comodamente a domicilio, senza quindi uscire di casa evitando file e occasioni di contatto e quindi in sostanza, rischiando meno. 

Un cambio di rotta che ha messo il settore distributivo davanti a una grande sfida per venire incontro alle nuove necessità e tener fede alle aspettative sempre maggiori della clientela. 

Questo ha determinato un aumento significativo del lavoro dei corrieri e ha richiesto l’ideazione di nuovi spazi per consentire il ritiro della merce in loco per quelle persone che alla consegna a domicilio hanno preferito il pick-up in negozio. Quest’ultima modalità d’interazione tra venditore e acquirente ha il pregio di preservare quel minimo di contatto che per alcuni è ancora fondamentale, e offre un sistema per aiutare il commercio locale che boccheggia sotto il peso dell’emergenza e dei grandi colossi dell’e-commerce.
 
 
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Pubblicato il 27 gennaio 2021

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