Gli studenti del San Giovanni Bosco in Romania per il progetto di mobilità europea sulle minoranze

Dopo la prima tappa in Ungheria, adesso per i ragazzi è la volta della Romania. «L’importanza di questa iniziativa risiede nella possibilità per i ragazzi di arricchirsi umanamente e culturalmente, stando insieme e lavorando insieme tra loro e con studenti di nazionalità e culture diverse, occasione unica e preziosa per aprirsi al confronto con gli altri», sottolinea il vicepreside del Liceo “S. G. Bosco”, il prof. Cavallini, attualmente impegnato in prima persona nella mobilità

 COLLE DI VAL D'ELSA
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Alcuni studenti dell’Istituto “S. Giovanni Bosco” e “Cennino Cennini” di Colle di Val d'Elsa hanno partecipato al progetto di mobilità Hurray - Human Universal Rights Renewed Amongst Youngsters, finanziato dall’Unione Europea in partnership con Erasmus Plus. Ne avevamo già parlato lo scorso novembre, quando per la prima tappa erano stati a Bikal e Budapest, in Ungheria.

Adesso è invece la volta della seconda tappa in Romania. La delegazione colligiana, composta da quattro insegnanti e da undici studenti del “S.G. Bosco”, selezionati per la conoscenza della lingua inglese, oltre che per requisiti legati al merito scolastico e già impegnata da alcuni mesi nei seminari di formazione organizzati dagli insegnanti, è ospitata in questi giorni nella cittadina di Târgu Secuiecs. Il Liceo ospitante ha preparato per tutti i visitatori, provenienti non solo dall’Italia, ma anche dalla Grecia, dalla Bulgaria e dall’Ungheria, una serie di interessanti attività sui diritti umani delle minoranze e sull’importanza della promozione della tolleranza, temi centrali di questa mobilità. Per il gruppo sono inoltre previste escursioni volte alla conoscenza del territorio e della cultura locale, compresi i luoghi di interesse storico e leggendario legati alle minoranze etniche presenti in Romania. 

«L’importanza di questa iniziativa risiede nella possibilità per i ragazzi di arricchirsi umanamente e culturalmente, stando insieme e lavorando insieme tra loro e con studenti di nazionalità e culture diverse, occasione unica e preziosa per aprirsi al confronto con gli altri», sottolinea il vicepreside del Liceo “S. G. Bosco”, il prof. Cavallini, attualmente impegnato in prima persona nella mobilità. 

Pubblicato il 28 maggio 2019

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