I sindaci dell'Unione Empolese Valdelsa chiedono sostegno in tempi brevi alle categorie penalizzate

I sindaci dell'Unione dei Comuni dell'Empolese Valdelsa intervengono dopo la pubblicazione dell'ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri

 EMPOLESE VALDELSA
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L'obiettivo è quello di esprimere solidarietà verso le categorie maggiormente toccate dalle chiusure e avanzare richieste al Governo per sostenere le attività che con questo provvedimento vengono maggiormente penalizzate.
Gli 11 sindaci comprendono la necessità da parte delle autorità governative di contenere la diffusione del virus e in particolare di tentare di rallentare la risalita esponenziale dei contagi che si è registrata in queste ultime settimane. I provvedimenti vanno di nuovo a interessare categorie sociali ed economiche che erano già state toccate dal precedente lockdown e che negli ultimi mesi avevano investito risorse per adeguarsi ai protocolli e alle normative di sicurezza.

In particolare per quanto riguarda le attività di ristorazione e somministrazione, che saranno chiuse in orari strategici per il loro fatturato, si chiede al governo provvedimenti di ristoro quantomai rapidi e adeguati alle perdite che evidentemente saranno registrate in questi giorni di chiusura anticipata.

Per il mondo della cultura, degli spettacoli, del teatro e del cinema si richiede di dare sostegno anche a questa categoria che, come gli altri, ha passato le settimane estive a lavorare per trovare soluzioni adeguate a mantenere il distanziamento nei locali di spettacolo investendo risorse anche in questo caso per adeguarsi alle normative. Proprio in questo periodo erano state rilanciate stagioni e presentati nuovi cartelloni, tra l'altro trovando soluzioni che a nostro avviso stavano garantendo condizioni di sicurezza sufficienti a evitare il contagio in quanto il pubblico era in situazione statica all'interno delle sale e distanziato in modo opportuno. In questo senso pensiamo a tutte le maestranze legate al settore teatrale musicale concertistico e ai lavoratori delle sale cinematografiche.

Così anche le associazioni sportive dilettantistiche e tutte quelle realtà che vivono di sport e consentono a migliaia di persone di esercitare discipline sportive quotidianamente e che con le ultime disposizioni saranno ovviamente penalizzate visto la impossibilità di organizzare corsi e manifestazioni sportive. Per tutti loro chiediamo forme di ristoro rapide e adeguate. Nel frattempo ognuno di noi può e deve combattere il virus con le armi che già conosciamo. Le raccomandazioni sono quelle di sempre: mascherina indosso, igenizzazione delle mani più possibile e distanziamento fisico. Poche regole da seguire tutti con attenzione massima.

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Pubblicato il 26 ottobre 2020

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