Il 26 maggio del 1901 nasceva a Colle di Val d'Elsa Ada Montereggi, scrittrice e attrice
Come si legge nel Bollettino della Società degli Amici dell’Arte n. 53-4 Aprile-Agosto 2016, a. XVIII, in tutta la sua vita Ada ha dovuto scontrarsi con lutti e proibizioni da parte degli uomini, affrontando periodi di depressione e difficoltà. Ciò che le ha dato la forza di continuare a lottare è stata anche la Checcaccina, il luogo che ha restaurato con estrema cura e che ha ospitato personaggi noti dell’epoca come l’avvocato Alessandro Brass, padre del regista Tinto Brass, e Luisa Baccara, ultima amante di Gabriele D'Annunzio
Alla vecchia Checcaccina, adesso Azienda Agraria Poggio alla Fame, cresce ancora la rosa canina piantata da Ada Montereggi (26 maggio 1901 - 13 febbraio 1977), attrice e scrittrice colligiana, figlia del fotografo Giovanni Montereggi e di Giustina Larghi.
Grazie al nipote Alessandro Amoroso e alla moglie Vivi è stato possibile visitare l’azienda e toccare con mano la storia della famiglia Montereggi – Amoroso – Pasquato, racchiusa nei dipinti alle pareti e nelle riproduzioni in vetro veneziane.
«Era una donna molto particolare - racconta Alessandro - Da noi nipoti si faceva chiamare Nonnino e ci costringeva al rito del bacio dopo che si era cosparsa il viso con l’unguento di midollo di osso di bue».
Come si legge nel Bollettino della Società degli Amici dell’Arte n. 53-4 Aprile-Agosto 2016, a. XVIII, in tutta la sua vita Ada ha dovuto scontrarsi con lutti e proibizioni da parte degli uomini, affrontando periodi di depressione e difficoltà. Ciò che le ha dato la forza di continuare a lottare è stata anche la Checcaccina, il luogo che ha restaurato con estrema cura e che ha ospitato personaggi noti dell’epoca come l’avvocato Alessandro Brass, padre del regista Tinto Brass, e Luisa Baccara, ultima amante di Gabriele D’Annunzio.
Ciò che si è rivelato fondamentale è stato soprattutto il legame con il mondo dell’arte nelle varie forme espressive. Amava la scrittura, si dilettò nelle poesie e nella stesura di romanzi, tra cui il più celebre “Da quell’inebriante profumo di fresie”, testimonianza della vita sofferta e dell’animo sensibile sempre in cerca di stabilità. Il vero talento lo espresse però nella recitazione, grazie a cui riuscì ad entrare in contatto con importanti artisti del tempo come Eduardo De Filippo, Peppino De Filippo e le sorelle Gramatica Irma ed Emma, alle cui rappresentazioni assistevano svogliati anche i nipoti.
«Ada ha sempre avuto rapporti difficili con gli uomini, a tal punto da non permettere che nelle camere della Checcaccina ci fossero letti matrimioniali», dice Alessandro.
Ada ebbe due uomini importanti nella sua vita: Giuseppe Amoroso, dal quale ebbe un figlio, Matteo (il padre di Alessandro) riconosciuto tardivamente, e Michelangelo Pasquato, membro del Partito Liberale Italiano originario di Venezia e Senatore della Repubblica, che divenne suo marito e le proibì la recitazione.
Quando morì per enfisema polmonare, Ada venne trasportata dall’ospedale vecchio di Colle alla Cappella della Checcaccina per esser vegliata in piena tranquillità dai famigliari. Nel momento in cui il corpo di Ada lasciò la chiesetta, la luce si spense per sempre e la Cappella tornò nel buio.
Ad Ada Montereggi è stata intitolata una via nella nuova lottizzazione de Le Grazie a Colle di Val d’Elsa
Ambra Dini
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Pubblicato il 26 maggio 2019