Il 28 febbraio del 1988 moriva Stefano Lotti

Maglia numero quattro, calzettoni sempre abbassati, grinta e movimento perpetuo in campo, un sorriso timido e una parola gentile per tutti fuori dal rettangolo di gioco

 
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Era il 28 febbraio del 1988 e Stefano Lotti aveva solo 24 anni. Durante la partita di campionato del Poggibonsi contro la Tiberis Umbertide, nello stadio che oggi porta il suo nome, il giovane centrocampista ha perso la vita, colto irrimediabilmente da un malore improvviso. Maglia numero quattro, calzettoni sempre abbassati, grinta e movimento perpetuo in campo, un sorriso timido e una parola gentile per tutti fuori dal rettangolo di gioco. Era originario di Madonna dell'Acqua, in provincia di Pisa, un ragazzo dal cuore d'oro, con un futuro ancora tutto davanti.

Con queste parole, in occasione del venticinquesimo anniversario della morte, lo ricordava l'allenatore d'allora Uliano Vettori: «E’ bello constatare che tanti ragazzi che a quell’epoca non erano ancora nati o giovanissimi, si sentano impegnati nel ricordo del ragazzo di Madonna dell’Acqua, e farne valoroso esempio della loro passione sportiva».

Il suo ricordo occupa un posto speciale nel cuore di tutti i tifosi giallorossi.

Pubblicato il 28 febbraio 2017

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