Il Comitato per la tutela e la difesa della Val d'Elsa: ''Il sindaco Baroncelli costringe i cittadini a vivere nel fetore''
Riportiamo in maniera integrale il comunicato dell'associazione
"Ci aspettavo risposte più esaustive ieri sera durante il consiglio comunale on line al quale, tra l'altro, i cittadini non hanno potuto assistere per un non chiaro problema tecnico.
Già nell'incontro del 17 febbraio con il comitato, il sindaco si è presentato al tavolo senza alcun dato certo, affermando che ancora non ne era in possesso. Ha affermato alla delegazione del comitato che la notizia che la distilleria Deta - nei mesi di ottobre e novembre in autoaccertamento, era emerso che avevano superato i limiti - che lui ne aveva avuto conoscenza solo l'8 febbraio, assieme alle note dell'Arpat pervenute ai cittadini che avevano segnalato i fastidi delle maleodoranze.
Ci sembra veramente singolare che un'Agenzia Regionale per la tutela dell'ambiente, non abbia avvertito tempestivamente il primo cittadino che i suoi abitanti erano soggetti ai fastidi odorigeni per il superamento certificato dei limiti imposti alla distilleria.
Ieri sera Michele Bazzani, consigliere di opposizione di Progetto futuro ha presentato un interpello al sindaco chiedendo notizie circa il superamento dei limiti odorigeni della Deta, Il sindaco è stato ancora più evasivo di quando ha incontrato il comitato, adducendo che i sentori non sono nocivi, Sulla concentrazione delle polveri e poliaromatici rimanda a una “riorganizzazione dei dati su base stagionale”.
Alla specifica domanda di Bazzani circa gli effetti negativi sulla qualità di vita, la molestia quotidiana, il danno patrimoniale, la ricaduta sul turismo, il sindaco non ha dato alcuna risposta esaustiva. Baroncelli esorta i suoi cittadini, se vogliono conoscere i dati, di andare a consultare il sito ARPAT. Noi lo abbiamo fatto, ma ammettiamo che tali dati non sono di facile comprensione, nonostante che da più di un anno studiamo i problemi. Non tutti i cittadini del territorio della Val d'Elsa sono laureati in chimica industriale o in ingegneria ambiente e territorio. Il primo cittadino ha un ufficio tecnico, mantenuto con le imposte dei cittadini, che può interpretare i dati per il sindaco e lui poter dare risposte esaustive ai consiglieri e ai rappresentati di cittadinanza attiva.
Noi abbiamo promesso che avremmo mantenuto alta l'attenzione sulla questione. E' già stata spedita una mail via Pec all'ufficio ambiente della Regione toscana e al dirigente della sezione.Ambiente Energia e responsabile settore transizione ecologica Edo Bernini chiedendo aggiornamenti circa le soluzioni suggerite dall' ARPAT con nota del 4/2/2022 prot.n. 8572 “ fornire dettagliate informazioni circa quanto ritiene necessario per poter rientrare nei limiti emissivi autorizzati” risulta che la concentrazione di odore determinata secondo lo standard Europeo UNI EN 13725:2004 è risultata superiore ai limiti autorizzati in tutti e tre gli autocontrolli.
Ci chiediamo se l'amministrazione comunale ritiene di rimanere inerte e non contestare il superamento dei limiti odorigeni, così facendo iI sindaco condanna i suoi cittadini a vivere una vita di molestie odorigene, infliggendo danni patrimoniali e psicologici".
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Pubblicato il 25 marzo 2022