Teatro in Piazza Bartolomeo Scala a Colle: arriva il 'Dodo Flying Festival'

The Dodo Flying Festival non sarà un nostalgico addio ma, come sempre, una grande festa. Da venerdì 12 a domenica 14 aprile

 
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Chi si ricorda del Dodo a Colle di Val d'Elsa? Il mini-teatro domestico al primo piano di un accogliente appartamento in Piazza Bartolomeo Scala che, da quattro anni, ospita compagnie, artisti e pubblico in nome dell'arte e dell'incontro. Ebbene, il Dodo è tornato, caldo come il sole in questo inizio di primavera 2019: si soffermerà brevemente per poi ripartire, spiccare il volo verso nuove mete e progetti, cambiare forma, rinascere. In arrivo, una tre giorni di teatro che, per l'ultima, imperdibile volta, animerà gli spazi colligiani: The Dodo Flying Festival non sarà un nostalgico addio ma, come sempre, una grande festa. Da venerdì 12 a domenica 14 aprile, un programma denso che vedrà radunati compagnie e amici passati dal Dodo in questi anni.

Si inizia dunque il 12 aprile alle 20.30 con La salute degli infermi (nella foto in alto), della Compagnia Barone Chieli Ferrari, spettacolo delicato e retrò, liberamente tratto dall'omonimo racconto di Julio Cortázar. Una cronaca familiare ambientata nella Buenos Aires del 1976, dove macchinazioni impossibili mescolano realtà e finzione, al punto da straniare i tre personaggi: questi credono a tutto e si illudono di tutto, mangiati dalle loro stesse menzogne. C’è silenzio e immobilità, ci sono sguardi che raccontano, più delle parole, le relazioni tra i tre. La scena è essenziale ma accompagnata da un giradischi che propone un repertorio di musica italiana anni ‘60 e ‘70: un contrasto netto con l’atmosfera cupa della macchinazione umana.

Per la serata di sabato 13 è in programma Idontwannaforget (nella foto sotto), della Compagnia Bressan Romondia, uno spettacolo ispirato a The Ballad of Sexual Dependency della celeberrima fotografa Nan Goldin. Partendo proprio dalle fotografie dell’autrice americana, Francesco Bressan e Marina Romondia portano in scena il bisogno comune di ricordare: una spinta in avanti che ci rende umani e che rende dignitosa ogni esistenza, intesa come un cammino umile e comunitario, collettivo. Che memoria di noi portiamo nel nostro presente? Perché alcuni vuoti si depositano nel nostro esistere e pesano più di ricordi definiti, chiari, mai cancellati? Due attori si muovono dentro uno spazio vuoto, pochi elementi essenziali suggeriscono una cantina, una soffitta, dove i due attraversano e accumulano ricordi. Le sue fotografie scandiscono il ritmo dello spettacolo: parallelamente prende vita la storia di Nan Goldin e della sua “famiglia”.

Il Festival volante del Dodo terminerà domenica 14 aprile con una serata a ingresso gratuito. A partire dalle 18.30, tutto il pubblico è invitato a partecipare a Branca, Branca, Branca: l’aperitivo leggero accompagnato da una serie di letture e idee firmate, tra gli altri, da Anna Amato, Isadora Angelini, Francesco Bressan, Massimiliano Ferrari, Ivo Grande, Marina Romondia e Luca Serrani. Un momento di convivialità e condivisione per salutare insieme lo spazio che è stato casa dell’associazione e degli artisti che l’hanno vissuta. La serata proseguirà poi dai “vicini di casa” di Sbarbacipolla Biosteria, con il vernissage della mostra Non si può smettere di sognare di Gianna Bucelli, aperta fino alle ore 22.

Per informazioni e biglietti:

Associazione Nanaproject, Piazza Bartolomeo Scala 7 - Colle Val d'Elsa (SI)
tel: 0577 041067 / 349 5527230
mail: info@nanaproject.eu
fb: Nanaproject Associazione Culturale
instagram: spazio_Dodo

Pubblicato il 9 aprile 2019

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