Il legame di Silvia con la Germania: «Si respira un'aria di maggiore fiducia e, sicuramente, di speranza»
Mi chiamo Silvia Gorini, sono una studentessa di 25 anni alla mia terza esperienza in Germania. La prima volta che mi sono recata a Berlino avevo 23 anni e mi ero appena laureata in Economia e Commercio presso l'università di Siena. Cosa mi ha spinto ad andare in Germania? Avevo bisogno di un'esperienza che fosse mia
Mi chiamo Silvia Gorini, sono una studentessa di 25 anni alla mia terza esperienza in Germania. La prima volta che mi sono recata a Berlino avevo 23 anni e mi ero appena laureata in Economia e Commercio presso l'università di Siena. Cosa mi ha spinto ad andare in Germania? Volevo mettermi alla prova!
Avevo bisogno di un'esperienza che fosse mia, di cui andare fiera. Mi ha sempre attratta la lingua tedesca che ho studiato per diversi anni prima di partire, per questo volevo migliorarla ulteriormente. Berlino: dinamica e vivace, ben organizzata e funzionale. Passeggiando per le vie di Berlino si respira l'aria di una città che è mutata nel tempo e in continuo movimento, ma che da molti punti di vista è rimasta tale e quale agli anni del muro e per me questo è qualcosa che la rende affascinante e unica al mondo. Qui ho lavorato come cameriera, ma l'aspetto più difficile non è stato trovare un lavoro, bensì trovare una stanza; infatti è necessario fare innumerevoli colloqui per potersi "aggiudicare" una camera in un Wg (appartamenti condivisi).
Dopo Berlino, mi è capitata l'occasione di svolgere un tirocinio a Lipsia presso la Camera di Commercio Italiana per la Germania. Lipsia, dopo la riunificazione, è diventata uno dei poli fieristici in espansione nella zona Est della Germania. Durante questa esperienza mi sono dedicata all'acquisizione di nuovi espositori tedeschi per manifestazioni fieristiche, marketing telefonico, organizzazione di seminari e fiere, del viaggio per il gemellaggio delle città di Lipsia e Bologna. Da questa esperienza mi sono portata a casa delle belle soddisfazioni e sicuramente un bagaglio in più di conoscenze, che mi hanno fatto crescere sia dal punto di vista personale che professionale. Questo periodo mi ha cambiata profondamente.
A dicembre 2012 sono tornata in Italia per iscrivermi a un corso di laurea magistrale in "analisi e gestione delle attività turistiche e delle risorse" presso La Sapienza di Roma, con un po' di rammarico, ma convinta che la mia esperienza in Germania non si sarebbe conclusa così.
Grazie alle mie esperienze precedenti, in Germania ho lasciato una parte di me. Oggi, delusa da ciò che la crisi è riuscita a distruggere in Italia, sono giunta alla conclusione del mio percorso di studi e sento di dover tornare di nuovo in quel luogo affascinante e a me così caro. Ho deciso di trascorrere il periodo della mia tesi a Berlino, dove effettuerò un altro tirocinio e in attesa, chissà, di qualcosa di più concreto. Spero un giorno di poter avere una visione diversa del mio Paese, ma adesso credo di non sbagliare quando dico che non c'è posto per noi giovani e che l'italia è un Paese per vecchi e non solo. Non dico che in Germania sia più semplice, ma sicuramente vi sono altri modelli occupazionali maggiormente orientati verso coloro che appartengono alle componenti "marginali" della società. Si respira un'aria di maggiore fiducia e, sicuramente, di speranza.
Silvia Gorini
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Pubblicato il 30 giugno 2014