Il "Mercatale in Empoli" raddoppia a costo zero: in piazza della Vittoria due sabati ogni mese

Il "Mercatale" è il mercato a filiera corta di produttori agricoli e piccoli artigiani alimentari che si svolge in piazza della Vittoria nei sabati mattina

 
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A distanza di 8 anni dalla sua nascita "Il Mercatale in Empoli" raddoppia e diventa ufficialmente appuntamento quindicennale. Dunque si terrà due volte al mese: oltre al secondo sabato del mese, come è sempre stato, si svolgerà anche nel quarto sabato. Il "Mercatale" è il mercato a filiera corta di produttori agricoli e piccoli artigiani alimentari che si svolge in piazza della Vittoria nei sabati mattina.

Da un anno, l’amministrazione comunale, ha affidato l’organizzazione dell’evento a un’associazione di promozione sociale che raggruppa gli stessi produttori locali che partecipano al Mercatale, in pratica sono gli stessi protagonisti della manifestazione che gestiscono l’evento.

La scommessa - Con una delibera della giunta l’amministrazione comunale ha deciso non solo il raddoppio – il prossimo Mercatale è previsto sabato 26 marzo e così anche ogni quarto sabato del mese – ma anche che la prima edizione si terrà dentro la Piazza della Vittoria, come sempre, mentre la seconda edizione nel tratto di strada di fronte alla sede dell’Unione dei Comuni.

Una scelta che va nella direzione di scommettere ancora e di puntare fortemente nella vendita diretta dei prodotti agroalimentari locali, ma che allo stesso tempo consente alla parte centrale di piazza della Vittoria di ospitare anche altre eventuali manifestazioni, col Mercatale che resta comunque a pochi passi dalla sua tradizionale sede nel quarto sabato.

Il risparmio - Ormai da un anno il Comune ha affidato l’organizzazione all’associazione dei produttori e questo ha determinato un risparmio annuale di 22 mila euro su 11 edizioni (tutti i mesi, eccetto agosto). E nonostante questa diminuzione di risorse impiegate dallo scorso mese di febbraio si è riusciti a raddoppiare gli appuntamenti che andranno ad animare la presenza di persone in centro storico.

L’amministrazione comunale si fa carico di fornire le strutture necessarie per lo svolgimento della manifestazione: gazebo, tende (rinnovate recentemente con una spesa di 8.000 euro), tavoli per gli espositori, vetrine frigorifero, un magazzino in prossimità della Piazza della Vittoria, per il magazzinaggio e la custodia delle strutture destinate allacciamento elettrico e fornitura gratuita dell’energia. Non viene chiesta nessuna tariffa ad eccezione della Tari.

L’associazione ‘Produttori del Mercatale in Empoli’, gestore della manifestazione, si fa carico di provvedere al montaggio, smontaggio, pulizia dell’area e rimessaggio delle strutture.

La filosofia - Il Mercatale è un progetto che basa la propria filosofia sull’incontro diretto tra produzione e consumo e che si differenzia dai normali mercati rionali non solo per l’attenzione dedicata alle produzioni territoriali e stagionali, ma anche per una metodologia che ha voluto privilegiare i piccoli produttori, l’autorganizzazione degli espositori, la mediazione delle problematiche collettive di tipo amministrativo e igienico sanitario, che spesso costituiscono un punto critico per queste iniziative. E’ un’opportunità economica e commerciale per chi produce e per chi vuole acquistare, ma è anche iniziativa culturale e sociale, per favorire la conoscenza delle produzioni locali, creare opportunità per i piccoli produttori, contribuire allo sviluppo della filiera corta (produttori, ristoratori, trasformatori, commercianti), promuovere l’incontro tra il mondo della produzione e il mondo del consumo.

Qui il produttore non è un semplice venditore, ma diventa protagonista e testimone del territorio attraverso attività di informazione e comunicazione al pubblico della propria esperienza.

I principi - I principi per realizzare un mercato locale, qual è il Mercatale: 
Territorialità delle produzioni: stagionalità, qualità locale, tradizionalità, tipicità, riduzione della distanza tra la terra e la tavola.
Standard di qualità per le produzioni: tracciabilità, certificazione e autocertificazione, qualità organolettica caratteristica, qualità sociale e qualità ambientale.
Ruolo attivo del produttore: protagonismo dell’agricoltore, presenza dei piccoli produttori, stimolo all’autorganizzazione, proposte associative di filiera.
La progettualità collettiva: parternariato tra pubblico e privato, associazionismo, coordinamento delle competenze, mediazione per le problematiche amministrative e igienico sanitarie, capacità di sperimentazione.
L’animazione e la comunicazione: promozione dell’incontro tra produttori e consumatori, coinvolgimento della popolazione su qualità/sicurezza/territorialità/ trasparenza del prezzo, proposte di collaborazione per “gruppi di acquisto”.

Pubblicato il 14 marzo 2016

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