Castelfiorentino, il sindaco Falorni sulle minacce ricevute: ''Barbarie allo stato più puro''

''Non so ancora se denuncerò. Forse ha ragione chi mi dice che il valicare certi limiti non deve essere tollerato. Ma il problema è che il rispetto della legge e la certezza della pena sono molto lontani, in questo momento, in questo Paese, dall’essere garantiti!''

 CASTELFIORENTINO
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Tramite il profilo Facebook nella giornata di ieri il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni commentava a proposito di un post sulla medesima piattaforma in una discussione riguardo a degli atti vandalici di due giorni fa. "Bisogna che sbudelli il sindaco per fare una cosa fatta bene"; è questa la frase rivolta al primo cittadino castellano oggetto della riflessione di Falorni. "Commento odierno, su un post di Facebook, di un noto esponente dell’opposizione castellana - scrive il sindaco nel proprio post -. Non è la prima volta, e non sarà l’ultima. Vorrei rassicurare gli amici che me lo hanno inviato. A me ‘sta roba ormai fa poca impressione. Purtroppo è cosa risaputa che noi Sindaci abbiamo pochi, o nessuno, strumento contro i malviventi. Figuratevi contro l‘imbecillità".

Oggi, è tornato sull'argomento con un lungo post a commento delle minacce ricevute: "Nel ringraziare più o meno tutti per l’onda di solidarietà che ne è scaturita, vorrei cercare di rispondere a una domanda che mi viene spesso rivolta: “Perché non denunci?”. Cercherò di spiegarvi il mio punto di vista. Se dal punto di vista amministrativo e di ruolo ne ho viste molte, di scorrettezze, in questi otto anni da Sindaco, sul piano personale ne ho viste almeno altrettante, e forse anche più gravi. Offese e ingiurie sui social, falsità sparate senza alcun ritegno, tentativi di dipingermi come non sono da parte di qualche scagnozzo, tentativi di tranello e trappole di ogni tipo. Mi hanno bucato le gomme della macchina davanti a casa. Mi hanno spedito minacce (rigorosamente anonime, gli impavidi) via posta. Ho avuto per mesi personaggi dell’opposizione a girare intorno alla mia abitazione per cogliere in flagrante un mio errore nel posteggiare la macchina rispetto alla pulizia strade, e mandare ai giornali (mia moglie ci è finita, con l’accusa di avere evitato una multa in quanto moglie del Sindaco...). Un personaggio squallido dell’opposizione ha preso la foto della mia bambina e l’ha messa su una pagina di Forza Nuova per far offendere “la figlia del sindaco Comunista”, spiega il primo cittadino castellano.

"Ho denunciato, per ora, un’unica volta questa roba sul piano personale. Ho sempre, per il mio carattere, preferito evitare le vie giudiziarie, quando magari sono uno che invece non si trattiene dal dire in faccia a chiunque, anche qui sopra, ciò che merita. Cosa che “un politico” non dovrebbe mai fare; sono senza dubbio un pessimo politico, da questo punto di vista. Ho denunciato solo una volta, dicevo, quando un personaggio, che frequentava le solite simpatiche bacheche di Facebook, per offendere me scrisse di mio nonno, partigiano comunista onorato con la medaglia al valor militare, che era un picchiatore fascista e che aveva sparato alla testa a una donna nel 1919 (mio nonno era del 1917... avrebbe avuto 2 anni). Ho sporto querela, perché era stata toccata la memoria onorabile di un morto, peraltro con l’infamia che avrebbe detestato di più. Il risultato che ho ottenuto è che l’istanza è stata archiviata dal magistrato. Mi pare di capire, anche tramite il confronto con chi di legge si intende, che un Sindaco, in quanto carica pubblica, si ritiene debba sopportare un “di più” di offese, come critica politica. Quindi una infamia di questo tipo, mi pare di aver ricavato dalla vicenda, non è poi così grave".

"Io ritengo che questa sia barbarie, allo stato più puro. Ma che il clima generale intorno alla politica sia questo, ormai, quasi irrimediabilmente. La politica ci ha messo tanto del proprio, per arrivare a questo. E altrettanto ci hanno messo i cittadini, che non devono lavarsi la coscienza con troppa facilità quando si analizzano questi fenomeni. Non so ancora se denuncerò. Forse ha ragione chi mi dice che il valicare certi limiti non deve essere tollerato. Ma il problema è che il rispetto della legge e la certezza della pena sono molto lontani, in questo momento, in questo Paese, dall’essere garantiti. Temo andrò avanti, come ho fatto per gli scorsi otto anni, per i prossimi due - conclude - Zitto, a testa bassa, e per lo più ingoiando questa roba. Ció non toglie che è roba che non dovrebbe accadere, in un Paese che voglia dirsi civile. Tanto vi dovevo, soprattutto a chi mi vuole bene. Ora torno a occuparmi di questioni più urgenti".

Foto Facebook Alessio Falorni 

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Pubblicato il 31 agosto 2022

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