Incendio a San Marziale, a Colle di Val d'Elsa

Incendio al Rugi, la ditta di disfacimento e vendita di ricambi che si trova in località San Marziale, a Colle di Val d'Elsa. E' scoppiato oggi, martedì 3 luglio 2018, in tarda serata, generando un grande fumo nero visibile anche dai comuni vicini. Sul posto i Vigili del Fuoco di Siena, distaccamento di Poggibonsi, insieme a quelli di Petrazzi e Firenze, che stanno operando con due autobotti. Strade bloccate da Belvedere

 
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Incendio al Rugi, la ditta di disfacimento e vendita di ricambi che si trova in località San Marziale, a Colle di Val d'Elsa. E' scoppiato martedì 3 luglio 2018, in tardo pomeriggio, generando un grande fumo nero visibile anche dai comuni vicini. Sul posto i Vigili del Fuoco di Poggibonsi, insieme a quelli di Petrazzi, Siena e Firenze, che stanno operando con due autobotti. Presenti anche i mezzi della Vab e la Pubblica Assistenza di Colle. Strade bloccate da Belvedere per tutta la notte; la viabilità è tornata regolare nella mattina successiva. 

Sui social si è seminato il panico, perché molte persone, cercando su internet, hanno condiviso una notizia datata 21 febbraio 2008, quando un'esplosione alla stessa ditta costò la vita a un operaio di 70 anni. Per fortuna, in questo caso non si è verificato nessun ferito grave e nessun morto. A causa delle alte temperature conseguenti all’incendio, due vigili del fuoco sono stati affidati alle cure del personale sanitario del 118, ma sono subito tornati operativi. 

Intanto il Comune di Colle di Val d'Elsa ha richiesto a chi abita a Gracciano (e zone limitrofe) di chiudere assolutamente le finestre. E' possibile che in quell'area vengano staccati preventivamente il metano e l'elettricità.

Aggiornamento di mercoledì 4 luglio: Le operazioni di spegnimento dell'incendio sono andate avanti tutta la notte. Stamattina le fiamme erano più contenute ed è stato possibile iniziare le operazioni di smassamento, con l'utilizzo di mezzi meccanici. E' stata stimato la bonifica del 50% del materiale incendiato. Attualmente stanno operando 37 unità e 18 automezzi.Stanno ancora operando circa 30 unità e 18 automezzi.

«Il risveglio è amaro e cupo - ha scritto su Facebook l'assessore con delega alla Protezione Civile Alberto Galgani -. Continua a bruciare, anche se la situazione è sotto controllo. Non ci sono parole per descrivere l'angoscia nel vedere un tale disastro. Le indicazioni sono le solite: tener chiuse le finestre e recarsi a Gracciano solo se necessario. Ringraziamo di cuore i vigili del fuoco e i volontari che stoicamente lavorano e prestano servizio da molte ore per risolvere questa drammatica situazione».

Nel frattempo cattivo odore e fumi si sono sparsi anche a Staggia, a Castellina, segnalazioni sono arrivate addirittura da Vico d'Elsa e Siena. 

Queste le conclusioni emerse dal tavolo tecnico con Asl e Arpat:

In prima istanza occorre rassicurare in relazione alla situazione facendo presente che l'incendio è rimasto circoscritto all'interno della proprietà aziendale. Inoltre è stato coinvolto solo materiale ingombrante selezionato e separato da materiale pericoloso. Quindi non sono stati coinvolti nell'incendio rifiuti classificati come pericolosi. L'odore non corrisponde a rischio e che l'eventuale ricaduta di ceneri rimane relativa solo all'area delimitata in foto.

Le indicazioni specifiche riguardano:
- Non consumare o lavare affondo ortaggi, frutta ed alimenti prodotti all'interno dell'area delineata in foto.
-Per le vasche, depositi, pozzi, contenitori o vasi aperti contenenti acqua nella zona delimitata in foto dovranno essere svuotati e comunque non utilizzare l'acqua contenuta.
-Per quello che riguarda i pascoli e gli allevamenti all'interno dell'area delimitata si dispone di alimentarli solo attraverso alimenti stoccati e protetti in luoghi chiusi. Inoltre si dispone in via temporanea e prudenziale di non far pascolare nell'area delimitata per una settimana, fino a nuova comunicazione.
-Si dispone per gli apicoltori di spostare le arnie di 3km rispetto all'area delineata in foto.

Si richiede inoltre di non creare allarmismi in relazione alla situazione. Confermando che tutte le forze disponibili sono a lavoro e che la situazione sta rientrando nella normalità. In questa fase è possibile aprire le finestre in modo tale da poter far arieggiare.

 

 

Pubblicato il 3 luglio 2018

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