Incendio al Rugi di Colle di Val d'Elsa. Asl e Arpat: l'odore non corrisponde a rischio

L'incendio è rimasto circoscritto all'interno della proprietà aziendale. Inoltre è stato coinvolto solo materiale ingombrante selezionato e separato da materiale pericoloso. Quindi non sono stati coinvolti nell'incendio rifiuti classificati come pericolosi. L'odore non corrisponde a rischio e che l'eventuale ricaduta di ceneri rimane relativa solo all'area delimitata in foto

 
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Si è concluso da pochi minuti il tavolo tecnico con Asl e Arpat, a seguito dell'incendio che si è verificato ieri sera alla Rugi Srl, la ditta di disfacimento e vendita di ricambi che si trova in località San Marziale, a Colle di Val d'Elsa. 

Come abbiamo scritto in un precedente articolo, il fumo nero e il cattivo odore hanno raggiunto i comuni vicini, destando forte preoccupazione tra i cittadini per l'odore e le possibilità d'inquinamento. L'incendio ha richiesto il duro lavoro di Vigili del Fuoco e volontari per tutta la notte, prima di cominciare con lo smassamento, dal quale è stata stimato la bonifica del 50% del materiale incendiato. 

Questo è quanto emerso dal tavolo tecnico:

L'incendio è rimasto circoscritto all'interno della proprietà aziendale. Inoltre è stato coinvolto solo materiale ingombrante selezionato e separato da materiale pericoloso. Quindi non sono stati coinvolti nell'incendio rifiuti classificati come pericolosi. L'odore non corrisponde a rischio e che l'eventuale ricaduta di ceneri rimane relativa solo all'area delimitata in foto.

Le indicazioni specifiche riguardano:
- Non consumare o lavare affondo ortaggi, frutta ed alimenti prodotti all'interno dell'area delineata in foto.

- Per le vasche, depositi, pozzi, contenitori o vasi aperti contenenti acqua nella zona delimitata in foto dovranno essere svuotati e comunque non utilizzare l'acqua contenuta.
- Per quello che riguarda i pascoli e gli allevamenti all'interno dell'area delimitata si dispone di alimentarli solo attraverso alimenti stoccati e protetti in luoghi chiusi. Inoltre si dispone in via temporanea e prudenziale di non far pascolare nell'area delimitata per una settimana, fino a nuova comunicazione.
- Si dispone per gli apicoltori di spostare le arnie di 3km rispetto all'area delineata in foto.

Si richiede inoltre di non creare allarmismi in relazione alla situazione. Confermando che tutte le forze disponibili sono a lavoro e che la situazione sta rientrando nella normalità. In questa fase è possibile aprire le finestre in modo tale da poter far arieggiare.

Sono in corso, da parte di ARPAT ulteriori valutazioni dei dati meteo per meglio definire il raggio dell’eventuale ricaduta dei prodotti della combustione.

 

Pubblicato il 4 luglio 2018

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