Insieme Poggibonsi: «Parcheggio del Vallone, presentato un esposto alla Procura a tutela dei cittadini»

La lista civica "Insieme Poggibonsi" ha presentato il 20 Ottobre un esposto alla Procura della Repubblica sullo stato del parcheggio pubblico del Vallone, affinchè verifichi lo stato dell’immobile, sia dal punto di vista strutturale e della sicurezza, che dal punto di vista economico dell’investimento

 
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La lista civica "Insieme Poggibonsi" ha presentato il 20 Ottobre un esposto alla Procura della Repubblica sullo stato del parcheggio pubblico del Vallone, affinchè verifichi lo stato dell’immobile, sia dal punto di vista strutturale e della sicurezza, che dal punto di vista economico dell’investimento.

«Dopo mesi in cui chiediamo le motivazioni della chiusura del secondo piano - afferma la lista civica poggibonsese - e chiediamo anche un intervento sullo stato di degrado di questa struttura pubblica, siamo stati obbligati a denunciare questa situazione a tutela di tutti i cittadini».

«Non possiamo accettare che un immobile costato 1,8 milioni di euro, dopo nemmeno 5 anni sia chiuso per un terzo al pubblico, non abbia l’ascensore funzionante, estintori manomessi, le luci quasi tutte fulminate, infiltrazioni di acqua dai soffitti e sia rifugio di senzatetto la notte - continua la nota -. Un immobile senza video sorveglianza ad oggi e solo grazie alle nostre continue richieste verrà dotato di qualche telecamera nei prossimi mesi». 

«Nell’esposto presentato alla Procura della Repubblica chiediamo poche cose ma chiare, a tutela di tutti i cittadini spiega Riccardo Clemente di Insieme Poggibonsi -. Chiediamo di accertare se l’opera sia conforme alle norme di legge esistenti e risponda ai requisiti di sicurezza minimi indicati. Chiediamo inoltre di accertare se sia stato verificato e sia esistente e funzionante l’impianto antincendio in caso di necessità. Chiediamo di accertare la congruità del costo dell’appalto con l’opera realizzata, valutando l’impiego di materiali ed il modus di realizzazione della struttura».

«Per mesi abbiamo chiesto al sindaco e alla Giunta di darci spiegazioni su questi punti ma non abbiamo avuto risposte convincenti - conclude la nota -. Un atto che avremmo voluto evitare ma purtroppo necessario dopo le non risposte che ci sono state date».

Pubblicato il 22 ottobre 2016

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