L'esperienza di Samuele, casolese doc, trasferitosi in America per amore di Georgia

Io mi chiamo Samuele. Sono cresciuto in una piccola frazione in Valdelsa che si chiama il Merlo, e si trova a Casole d'Elsa, provincia di Siena. Ho sempre vissuto in una mentalità abbastanza chiusa. Crescendo, ho desiderato esplorare nuovi Paesi, ma non ho mai avuto i soldi per farlo. Un giorno ho conosciuto una ragazza di nome Georgia

 
  • Condividi questo articolo:
  • j

Io mi chiamo Samuele. Sono cresciuto in una piccola frazione in Valdelsa che si chiama il Merlo, e si trova a Casole d'Elsa, provincia di Siena. Ho sempre vissuto in una mentalità abbastanza chiusa. Crescendo, ho desiderato esplorare nuovi Paesi, ma non ho mai avuto i soldi e il tempo per farlo. Trascorrendo i miei anni al paese ho sempre desiderato una famiglia tutta mia, avere un lavoro che mi potesse piacere, qualche hobby, una casa come i nostri nonni hanno fatto lavorando.
Un bel giorno ho conosciuto una bella ragazza di nome Georgia, che poi è diventata mia moglie.

Georgia è una ragazza americana e ha altre visioni della vita. Stando con lei e frequentandola, Georgia mi ha fatto vedere cose intorno a me che non avevo visto mai, in poche parole vedere la vita a 360 gradi. Ci siamo fidanzati e, dopo pochi anni, sposati. Ma, prima di sposarsi, mia moglie mi ha fatto capire che doveva tornare nella sua terra, gli Stati Uniti, e mi ha chiesto se l'avrei seguita. Ho avuto alcuni giorni di riflessione e ho deciso che il mio momento era arrivato. Senza leggere, né scrivere, né parlare e senza sapere nulla sulla cultura americana sono partito nel 2009 e, dopo un lungo viaggio, mi sono trovato a cambiare vita totalmente.

Né amici, né genitori, né fratelli. Niente cibo italiano, ma tutto e di più. Ho iniziato a lavorare duramente, fino ad arrivare anche a 16/17 ore giornaliere. Mi sono fatto esperienze notevoli, ho cominciato ad imparare la lingua, a pensare come loro, a lavorare come loro e ad entrare nella loro mentalità. Non è stato proprio facile per i primi anni, ma ci sono riuscito.
Ho imparato moltissime cose. Ad amare questo Paese e soprattutto ho imparato a crescere molto velocemente. Non potrei mai ritornare in Italia per molti motivi: che amo mia moglie; che questa terra è veramente bellissima e trasmette tantissima energia; che è ricca di opportunità e, se vali e lavori sodo, puoi ottenere grandi risultati (mentre in Italia, se non conosci qualcuno, non riesci ad andare avanti). Praticamente qui c'è la meritocrazia, cosa che in Italia non esite; qualsiasi lavoro tu faccia sei sempre rispettato; non importa da dove provieni, di che colore è la tua pelle, a quale religione o orientamente sessuale appartieni. Se sei una persona brava e perbene, ti accolgono come un fratello.

Infine, le ultime tre cose che mi stanno molto a cuore e che in Italia (mi dispiace molto dirlo, ma mancano, nonostante vada fiero e orgoglioso di essere italiano) sono l'onestà, la sincerità e la libertà di vivere come vuoi. Se ci fossero, saremo un popolo migliore.
Spero di non essere stato molto scontroso con la mia nazione ma purtroppo è la verità.

Samuele Socci

Chiunque voglia contribuire e raccontare la sua storia può scrivere a redazione@valdelsa.net.

Pubblicato il 7 luglio 2014

  • Condividi questo articolo:
  • j
Torna su