L'OCRA, l'orchestra di Radicondoli fondata da giovani musicisti

L’orchestra è composta da dieci ragazzi davvero molto giovani, tanto che alcuni di loro frequentano ancora il liceo, mentre altri sono iscritti all’università. Ad unirli non è soltanto la passione per il mondo della musica, ovviamente quella classica in particolare, ma è anche la comune appartenenza al territorio valdelsano. Un territorio che, oltre a vederli crescere, li ha formati dal punto di vista musicale e professionale, dato che quasi tutti i membri del gruppo hanno iniziato a suonare al Conservatorio Dulcimer di Radicondoli.

 RADICONDOLI
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Ha riscosso grande successo l’esordio dell'OCRA, l'Orchestra da Camera di Radicondoli, avvenuto domenica scorsa al Radicondoli Christmas Market.

«L’evento è andato benissimo. Il teatro dispone di 60 posti a sedere, ma allo spettacolo hanno assistito 130-140 persone, c’era gente persino fuori dalla porta -racconta Simone Dei, membro del gruppo, a nome di tutti –. Siamo rimasti sorpresi, non ci aspettavamo una risposta del genere da parte del territorio, per cui sentiamo l’affetto e il sostegno della gente, siamo appagati». L’orchestra è composta da dieci ragazzi davvero molto giovani, tanto che alcuni di loro frequentano ancora il liceo, mentre altri sono iscritti all’università. Ad unirli non è soltanto la passione per il mondo della musica, ovviamente quella classica in particolare, ma è anche la comune appartenenza al territorio valdelsano. Un territorio che, oltre a vederli crescere, li ha formati dal punto di vista musicale e professionale, dato che quasi tutti i membri del gruppo hanno iniziato a suonare al Conservatorio Dulcimer di Radicondoli.

Ed è proprio il rapporto con Radicondoli e la Val D’Elsa in generale ad essere al centro del progetto. «La nostra idea - spiega sempre Simone Dei - è quella di creare una realtà culturale in un contesto non molto grande. A Poggibonsi e a Colle ci sono dei teatri, ma poi non ci sono molti altri luoghi dove ascoltare musica classica. Se riuscissimo a creare degli appuntamenti culturali fissi allora l’intero territorio verrebbe valorizzato e in una zona in cui l’età media si sta alzando sempre di più questo tipo di attività potrebbero attirare sempre più giovani».

 

I ragazzi sono coscienti dell’elevato tasso di difficoltà insito nel progetto. «È difficile costruire qualcosa basato sulla musica classica, perché purtroppo si tratta di prodotto che al giorno d’oggi è diventato di nicchia - aggiunge -. Di solito le orchestre stabili ci solo in grandi città, come Milano o Roma, creare una cosa del genere a Radicondoli è davvero ambizioso». Tuttavia, complice anche il successo della prima esibizione, i giovani non sembrano per nulla scoraggiati, ma anzi hanno la consapevolezza che questa idea nata da una passione possa trasformarsi in una grande occasione lavorativa. «In una società come quella di oggi inventarsi il lavoro a casa nostra è davvero molto importante - conclude Simone -, anche perché l’intera cittadinanza ha giocato un ruolo fondamentale nella nostra formazione, a cominciare dalla scuola di musica e dai nostri maestri».

I ragazzi dell’orchestra hanno molti sogni nel cassetto, ma ce n’è uno che sta loro particolarmente a cuore: «creare un evento fisso a Natale, fare in modo che durante il periodo natalizio a Radicondoli ci sia un concerto di musica classica, come avviene nelle grandi città e nei grandi teatri. Sarebbe un bel modo per coinvolgere l’intera Val D’Elsa».

Vincenzo R. Battaglia

Pubblicato il 21 novembre 2019

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