La scena Rock Underground degli anni '80 in Val d'Elsa: le fanzine, i dischi, i concerti

Subito dopo l'esplosione del rock nelle grandi città come Bologna e Firenze, la Val d'Elsa non si lasciò attendere, diventando, nel giro di pochi anni, centro del panorama underground, sia per quanto riguardava la produzione musicale, sia per il numero di concerti ospitati. Colle cominciò ad apparire come tappa fissa nelle tournée delle maggiori band internazionali, calcando i palchi della Festa dell’Unità della Badia, della Piscina Olimpia e dell'Oikos di Gracciano

 COLLE DI VAL D'ELSA
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Negli anni ’70, quando a New York apriva il CBGB, il rock club di Manhattan, e nel Regno Unito si diffondevano il punk e la new wave, nelle province italiane continuava ad essere difficile avvicinarsi al mondo della musica ed essere informati a riguardo. 

Le riviste del settore erano poche, spesso piene di strafalcioni, e per comprare un solo disco si dovevano raggiungere le grandi città. In alternativa, ci si riuniva per ascoltare i dischi degli amici più fortunati.

Durante gli anni di piombo, in Italia si respirava quel fermento che avrebbe anticipato una rivoluzione totale, con un forte impatto su tutti i modi di fare cultura, dal teatro all’arte, passando per la letteratura e la musica.
L’obiettivo era quello di discostarsi dai modelli proposti dalla società contemporanea, passando da una coscienza forzatamente collettiva ad una di stampo individuale.

Nacque così il movimento Rock Underground, un insieme di identità accomunate dalla voglia di porsi come alternativa, capaci di trovare soprattutto nella musica il mezzo di più grande espressività. Subito dopo l’esplosione del rock nelle grandi città come Bologna e Firenze, la Val d’Elsa non si lasciò attendere, diventando, nel giro di pochi anni, centro del panorama underground, sia per quanto riguardava la produzione musicale, sia per il numero di concerti ospitati. Colle cominciò ad apparire come tappa fissa nelle tournée delle maggiori band internazionali, calcando i palchi della Festa dell’Unità della Badia, della Piscina Olimpia e dell’Oikos di Gracciano.

Anche gli studenti del Liceo Alessandro Volta si trovarono in prima linea per dare spazio alle band emergenti del territorio, come i Funhouse (nella foto), i Simbiosi e i Wilderness Underground, impiegando anche le ore destinate alle assemblee di istituto per organizzare concerti, soprattutto al Teatro del Popolo, dove suonarono i Neon nel 1984, i Litfiba nel 1985 e i Diaframma nel 1986.

Proprio nel 1986, al numero 59 di Via Garibaldi, aprì il negozio la Folie Dischi, grazie al quale il commercio della musica undergroud si diffuse a Colle e nella provincia, divenendo soprattutto punto di incontro per le nuove generazioni.

Nacquero anche le prime riviste, le fanzine (dall’unione di fanatic con magazine), come TrippaShake nel 1982 e Butan Gas nel 1985, dedicata all’arte, alla musica e all’informazione, anche con l’obiettivo di supportare la scena musicale del territorio.

Sempre negli anni ’80 un gruppo di ragazzi decisero di concretizzare quel fermento musicale fondando The Fabulous Macelleria Ettore, un’associazione che organizzò concerti di musica rock alla Piscina Olimpia e all’Oikos di Gracciano, ingaggiando anche band internazionali. Grazie alla Macelleria Ettore, le band emergenti ebbero la possibilità di salire sugli stessi palchi delle band più affermate del momento come i Naked Pray, i Lyres ed i Fleshtones. Per un soffio, Colle Val d’Elsa, che ormai era definita la Detroit d’Italia, non riuscì ad ospitare i Soundgarden alla Piscina Olimpia, né i Nirvana all’Oikos. 

Grazie al documentario Butan Gas -  Storia del movimento underground in Valdelsa, realizzato da BlueTrain Circolo Arci e dall’Associazione Mosaico e presentato quattro anni fa, qui sotto, è possibile conoscere tutto questo e molto altro. 

Ambra Dini
unacosapiccolamabuonaa.blogspot.com

Pubblicato il 3 luglio 2019

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