La Stanza più fredda di Francesco Rossi in sala al Politeama di Poggibonsi

Oggi al Politeama è stato presentato il nuovo cortometraggio del regista poggibonsese che è stato selezionato per lo Short Film Corner di Cannes. Nelle interviste Francesco Rossi ed il sindaco di Poggibonsi David Bussagli

 LA STANZA PIÙ FREDDA
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Time waits for nobody", così cantava Freddie Mercury in uno dei suoi singoli da solista. E sul tempo, il covid e tutta la disperazione portata dalla pandemia ha lavorato il giovane cineasta poggibonsese Francesco Rossi nel suo cortometraggio "La stanza più fredda" prima pellicola prodotta da Silvia Groppa con la Filmarea. Il film è stato presentato questa mattina al Politeama di Poggibonsi, alla. presenza del cast e delle istituzioni.

Dicevamo del tempo. Attilio, protagonista della pellicola, è un necroforo introverso e sensibile soprattutto nel proprio lavoro: è segretamente innamorato di Lucia un'infermiera che lavora nel medesimo ospedale cittadino. Un giorno arriverà Carlo che spingerà Attilio a dichiararsi. 

Tutto il girato emana una sensibilità palpabile, densa, sprigiona il timore per una tragedia (quasi) annunciata. La radio bisbiglia le ultime news in merito alla pandemia, i primi decreti, le prime restrizioni. E' il tempo che passa e che non torna più. E' un tempo fatto di passaggi, di soglie, di momenti sospesi che non è possibile trattenere. Dopo aver visto il film ci si rende conto di come i piccoli momenti siano quelli importanti; come un caffè preso al bar, in un minuto di pausa, quattro chiacchiere con una persona cara. Di tutto questo sentiamo la mancanza da oltre un anno a questa parte. Francesco Rossi ha rielaborato un vissuto collettivo e lo ha fissato in un film che si è guadagnato un posto allo Short Film Corner di Cannes. E scusate se è poco.

Stefano Calvani

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