La Val d'Elsa è antifascista: mozione approvata anche a Certaldo e Poggibonsi
Dopo Barberino Val d'Elsa, Colle di Val d'Elsa e Castelfiorentino, lunedì scorso anche i consigli comunali di Certaldo e Poggibonsi hanno approvato la mozione antifascista, presentata in entrambi i casi dal Partito Democratico. Il testo della mozione impegna sindaco e giunta a vietare la concessione degli spazi pubblici e dei locali di cui dispone il Comune ad associazioni o manifestazioni che si richiamino al fascismo o che abbiano orientamenti razzisti, xenofobi, antisemiti, omofobi o comunque discriminatori, in ottemperanza ai valori fondanti della Costituzione della Repubblica Italiana
A Poggibonsi la mozione è stata approvata con il voto favorevole del Partito Democratico e quello contrario di Insieme Poggibonsi. Il Movimento Cinque Stelle si è astenuto.
«Le vicende di cronaca recenti hanno evidenziato come soffino con forza, di nuovo, venti neofascisti che alimentano odio e violenza - commentano Massimo Minneci e Luca Ricigliano, vice presidenti dell'ANPI di Poggibonsi -. Come Anpi siamo impegnati e continueremo a impegnarci per la promozione dei valori dell’antifascismo e della Costituzione che proprio nel 2018 compie 70 anni e che riteniamo importante valorizzare e far conoscere soprattutto ai giovani».
«Dobbiamo essere uniti nell’antifascismo e nella condanna verso coloro che si riconoscono in idee e ideologie neofasciste - ha detto Alessio Pianigiani, consigliere comunale del Partito Democratico -. Ringrazio tutti i consiglieri, di maggioranza e opposizione, per i contributi forniti sul tema. Non nego che avremmo preferito una maggioranza più netta proprio perché il valore della mozione è chiaro ed è riconoscersi nei valori dell’antifascismo».
«Dopo l’interessante dibattito che ha fatto emergere anche la complessità di questo tipo di regolamentazione - ha aggiunto -, abbiamo cercato una via per emendare il dispositivo finale e trovare una maggiore adesione. Poggibonsi 5 Stelle aveva condiviso e a sua volta proposto questa strada che non ha trovato tuttavia la disponibilità del capogruppo della lista civica. Un’occasione persa ma siamo certi ce ne saranno altre».
«L’antifascismo - conclude Pianigiani - è un valore per tutti coloro che si riconoscono nelle istituzioni democratiche. E’ bene rivendicarlo in tutte le occasioni, soprattutto per le giovani generazioni. Con questa mozione abbiamo aperto un percorso che entrerà adesso in un’altra fase con un lavoro tecnico che ci darà ulteriore occasione di discussione. Come emerso e condiviso dai gruppi consiliari affronteremo l’argomento nell’apposita commissione».
A Certaldo la situazione è stata più complicata. Oltre alla mozione (approvata coi voti favorevoli di Pd, Lista Civica Con Giacomo Cucini, Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista, Lista civica Altrapolitica, Movimento 5 Stelle, nonostante i contrari Lista civica Altrapolitica e Forza Italia), si votava infatti anche la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, conferita al Duce con una delibera del 1924. Altre città italiane come Torino, Pisa, Crema e anche Mantova l'hanno già fatto. La decisione della cancellazione arriva a notte fonda, dopo una lunga discussione sulla presentazione del bilancio. Sono favorevoli all'unanimità i presenti, ovvero Partito Democratico, Lista Civica Con Giacomo Cucini, Articolo 1 - Movimento Democratico e Progressista, Lista civica Altrapolitica, Movimento 5 Stelle. Forza Italia, che nei giorni scorsi aveva invitato a Certaldo per un'iniziativa elettorale l'eurodeputata Alessandra Mussolini, esce dall'aula per non votare.
«Revochiamo con forza questa cittadinanza storica - ha commentato il sindaco Giacomo Cucini - ribadendo il nostro antifascismo. Si tratta di un atto simbolico ma concreto allo stesso tempo».
Pubblicato il 21 febbraio 2018