Mediterraneo siamo noi, prima edizione a Empoli del festival della multiculturalità

Sei giorni di eventi per un festival che racchiude conferenze tematiche, presentazioni di libri, sport inclusivo, cibo da tutto il mondo, danza, teatro, arte e molto altro

 
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Dal 9 al 16 maggio Empoli ospiterà la prima edizione di Mediterraneo Siamo Noi, un grande evento che vuole essere uno strumento per l'affermazione dei diritti universali di accoglienza, di etica solidale. L’obiettivo, che le numerose realtà coinvolte si sono date, è infatti quello di “costruire occasioni di riflessione e di valorizzazione delle opportunità che le migrazioni possono dare alle comunità”. Il festival gode del patrocinio del Comune di Empoli, dell’Unione dei Comuni Circondario Empolese Valdelsa e della Regione Toscana.

«Ringrazio tutte le persone che si sono messe in campo per realizzare un grande evento come questo. È stata una scelta coraggiosa - dice Brenda Barnini, sindaco del Comune di Empoli -. Il Mediterraneo e la migrazione sono temi che già venivano raccontati dai poemi di Omero. Si tratta di una grande iniziativa resa possibile grazie alle tante associazioni che esistono e resistono a Empoli da anni. Nella nostra città la multiculturalità, anche grazie a loro, è una realtà di cui si parla da molti anni, ancor prima di ante altre grandi città. Il 14% della nostra popolazione è straniera, ma per tutta l'opinione pubblica sembra che esistano solo quei 200 richiedenti asilo. Fra questi una minima percentuale non è riuscita a essere inserita nei numerosi percorsi virtuosi che proprio questo evento mostrerà a tutti: hanno commesso un errore nel loro percorso, ma sono pochissimi e purtroppo l’opinione pubblica non conosce abbastanza quante cose belle vengono fatte dalle associazioni empolesi con questi ragazzi che hanno lasciato la loro terra. Da me parte una richiesta a tutta la nostra popolazione di partecipare, il più possibile. Mi auguro siano presenti non solo quelle persone che sono già sensibili, ma anche quelle scettiche che hanno però la voglia di togliersi il dubbio. Non possiamo continuare a fare finta di niente e dobbiamo rispondere al decadimento culturale. La sfida è lanciata, se a questi appuntamenti riusciremo a far partecipare la generalità delle persone sarà un successo. Dobbiamo collaborare tutti assieme alla ricostruzione della complessità di tutta questa situazione. Se vogliamo superare lo stato di tensione di questo paese, è necessario superare la Legge Bossi-Fini e tutto quello che ha scaturito negli ultimi anni».   

«Purtroppo, impegni istituzionali mi impediscono di essere presente alla conferenza stampa, questa mattina. Voglio però esprimere il mio sostegno a questa prima edizione della rassegna Mediterraneo Siamo Noi - ha fatto sapere Vittorio BugliAssessore della Regione Toscana -. Sono felice che, come altre città toscane, Empoli, con le sue istituzioni, il suo ricco tessuto associativo, cooperativo e imprenditoriale, abbia deciso di confrontarsi con questo tema, dimostrando una volta di più attenzione e apertura alla cultura e alla diversità. Il Mediterraneo è da sempre molte cose. Integrazione, accoglienza, opportunità, confronto. Sono due rive di un Mare Nostro che talvolta percepiamo lontane e ostili, ma che sono più vicine di quanto ci possa sembrare».

Dove 

Tre le location del festival: il Cinema La Perla, di Via dei Neri, in centro a Empoli, che farà da apertura e chiusura con due proiezioni il 9 e il 16 maggio; il Parco Mariambini, in particolare il suo ‘campetto’ ospiterà la partita di calcio sociale tra ragazzi del Centro Giovani di Avane e i ragazzi richiedenti asilo dei centri di accoglienza straordinaria; infine il Palazzo delle Esposizioni, cuore dell’evento e teatro della settimana di incontri, dibattiti, workshop tematici e spettacoli.

Mediterraneo Siamo Noi è anche arte a partire dall’immagine simbolo realizzata appositamente per l’evento da Camilla Garofano, artista del gruppo empolese Le Vanvere. Inoltre durante il festival saranno anche visibili due mostre fotografiche e una di disegni.

Tutte le sere al Palazzo delle Esposizioni sarà disponibile il servizio di street food organizzato dall’associazione culturale La Costruenda, organizzatrice della Sagra del Carciofo Empolese.
Sempre al Palazzo delle Esposizioni le associazioni allestiscono banchini con prodotti equo e solidali, creazioni originali ed etiche e materiale informativo sulle loro iniziative.

Il programma

mercoledì 9 maggio

ore 21.15 al Cinema La Perla  la presentazione del film ‘Un unico destino’, il racconto del terribile naufragio avvenuto nel Mediterraneo l’11 ottobre 2013 in cui persero la vita 268 persone.
La storia di Fabrizio Gatti racconta il retroscena della strage con la ricostruzione dell’inchiesta giornalistica ma anche con i ricordi di tre persone che su quella barca c’erano: Mazen Dahhan, ora medico in Svezia, Ayman Mostafa, chirurgo a Malta, e Mohanad Jammo, anestesista in Germania

giovedì 10 maggio

ore 10: Evento finale del progetto ‘Educare alla mondializzazione. Costruire la pace’, realizzato con i giovani studenti di alcune scuole empolesi. Verrà proiettato il corto metraggio, realizzato dai ragazzi del Servizio Civile Arci che racconta l'intero progetto.
Interverranno Brenda Barnini, sindaco di Empoli, Raffaele Crocco, direttore dell' Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, Alice Pistolesi, giornalista e redattrice dell' "Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo"

ore 17: Mediterraneo siamo noi è anche sport che unisce culture, provenienze, età diverse. Al Parco Mariambini di Empoli in programma una partita di Calcio Sociale tra i ragazzi del Centro Giovani Avane e i ragazzi richiedenti asilo

ore 18: Il migrante è come Babbo Natale. Tutti ne parlano anche se non esiste. Antonello Mangano presenterà il proprio libro 'Ruspe o biberon': una sintesi di luoghi comuni sui migranti ai quali si unisce la potenza narrativa delle storie di vita in grado di mostrare un mondo pulsante, del tutto differente dalla rappresentazione corrente

ore 21: Raccontare i processi migratori. Raffaele Crocco, giornalista direttore dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo e Antonello Mangano, autore di ricerche, inchieste e saggi sui temi delle migrazioni analizzeranno come vengono raccontati i flussi migratori attraverso la propria esperienza di giornalista e scrittore

venerdì 11 maggio

ore 17: Dall’accoglienza all’integrazione allo sviluppo
Uno workshop per affrontare il tema dell’accoglienza nel Territorio con gli enti gestori e le istituzioni.
Tra i relatori ci sarà Vittorio Bugli, Assessore regionale all’immigrazione, Brenda Barnini, presidente dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa, un funzionario della Prefettura di Firenze. Coordina il Professor Paolo Morozzo Della Rocca, responsabile servizi agli immigrati della Comunità di Sant'Egidio. Partecipano gli enti gestori dei centri di accoglienza straordinaria e dello Sprar Empolese Valdelsa.

ore 21: Spettacolo teatrale ‘In cerca’. Frutto di un laboratorio teatrale attivato circa un anno fa con richiedenti asilo al Giallo Mare Minimal Teatro di Empoli, questo lavoro parte dal testo di Farîd ad-Dîn ‘Attâr, un poeta persiano del 1200. Il testo è un meraviglioso pretesto per parlare dell’oggi e della necessità di capirsi e riconoscersi come appartenenti al genere umano, al di là delle lingue che si parlino e delle religioni che si professino. Lo spettacolo è stato realizzato con la collaborazione gli operatori dei centri di accoglienza di Martignana e Farfalla (Empoli) del Consorzio CO&SO Empoli. La regia è di Vania Pucci della compagnia Giallo Mare Minimal Teatro.

sabato 12 maggio

ore 9.15:  Come? Il lavoro come sviluppo, integrazione e coesione sociale. Incontro con imprenditori della zona, associazioni di categoria e sindacati per la presentazione di esperienze di avvio al lavoro. Interverranno Vittorio Bugli, Assessore regionale all’immigrazione, Brenda Barnini, presidente dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa. Coordina Claudio Freschi, presidente Consorzio CO&SO Empoli. Partecipano gli enti gestori dei centri di accoglienza straordinaria e dello Sprar Empolese Valdelsa, gli imprenditori del territorio, le associazioni di categoria e i sindacati.

ore 18.30: Il cibo come ricchezza delle popolazioni povere. Enrico Roccato di Slow Food Empoli interverrà parlando del fondamentale ruolo del cibo (sano) nelle diete del Nord e del Sud del mondo.

ore 21.15: Tratta delle donne e prostituzione. Rispetto al fenomeno migratorio maschile, l'esperienza delle donne che scappano dai propri paesi di origine per raggiungere l'Europa è molte volte soggetta a episodi di violenza sessuale da parte dei numerosi trafficanti in cui si sono imbattute durante il viaggio. In molti casi le ragazze giovanissime che arrivano in Italia, soprattutto provenienti dalla Nigeria,  sono inserite in uno specifico traffico di esseri umani, quello della tratta e dello sfruttamento sessuale. La tratta appare come un fenomeno grandemente organizzato, presente non solo nei paesi di origine delle ragazze, ma con forti legami anche nei paesi europei di destinazione. Alla conferenza interverranno Isoke Aikpitanyi e Monica Massari. Modera l'incontro Maria Nella Lippi, referente tematiche di genere per Oxfam Italia e antropologa.

domenica 13 maggio

ore 18: Partendo dal suo libro 'Il patto con il diavolo' il giornalista Fulvio Scaglione sarà il protagonista della conferenza conclusiva (e propositiva) di Mediterraneo siamo noi

ore 20: Cena multietnica a cura dell’associazione culturale La Costruenda. Prenotazione obbligatoria al 3385605627

ore 22: Spettacolo di danza tradizionale africana della compagnia Giguywassa

mercoledì 16 maggio

ore 21.15 al Cinema La Perla la proiezione del film di Andrea Segre ‘L’ordine delle cose’. Il film tratta degli accordi con la Libia compiuti dal governo italiano  per portare progressivamente a una diminuzione sostanziale degli sbarchi sulle coste italiane attraverso la storia di Corrado, un alto funzionario del Ministero degli Interni con una specializzazione in missioni internazionali legate al tema dell'immigrazione irregolare. 

Tutte le sere al Palazzo delle Esposizioni sarà disponibile il servizio di street food organizzato dall’associazione culturale La Costruenda

Le mostre visibili al Palazzo delle Esposizioni:

A Mediterraneo siamo noi saranno esposti, per la prima volta, i lavori dell’artista eritreo Amanuel Fikadu. I disegni, realizzati con penna su fogli e materiali di fortuna durante i giorni di prigionia in Libia raccontano la sua epopea: dall'arrivo in carcere (dove si trovava per la sola accusa di transitare illegalmente), alla permanenza, fino alla sua liberazione grazie all’UNHCR. L’artista è infatti arrivato a Empoli tramite il corridoio umanitario.

Un'altra esposizione ci porta nei Balcani. “La Linea invisibile – The Balkan Route” a cura di Danilo Balducci è l’occasione per conoscere e ammirare i frutti di un denso lavoro sulla rotta balcanica dei migranti. La mostra fotografica analizza da vicino il fenomeno della migrazione e ciò che rappresenta stabilendo con il lettore un filone di empatia verso il migrante. Obiettivo: rafforzare quella “linea invisibile, linea di congiungimento verso la comprensione e la solidarietà”.

Un’altra mostra contiene una piccola parte della totalità dell’opera mastodontica del fotografo Sebastião Salgado. L’esposizione rientra all’interno delle azioni lanciate da migrazioni, la campagna dell’ Arci Empolese Valdelsa per sensibilizzare sul tema dell’immigrazione e dell’accoglienza. L’esposizione fotografica è, infatti, dedicata al tema della migrazione e in tutte le sue forme.

Le associazioni coinvolte:

Associazione culturale La Costruenda
Consorzio CO&SO Empoli
Cesvot
Amici di Nik
Amu
Gruppo Empolese Emisfero Sud
Arci Empolese Valdelsa
Associazione Anna
Sprar
Emergency Empoli
Asev
Misericordia Empoli
Anpi Empoli
Centro Giovani Avane
Centro accoglienza Empoli
Gas Ortica
Lilliput Empoli
Slow Food Empoli
Pubbliche Assistenze Riunite
Oxfam Italia
Vincincontri
Movimento Shalom
Associazione 46° Parallelo
Associazione Spinoza
Associazione Padre Roberto Maestrelli onlus
Cielo d’Africa

Pubblicato il 3 maggio 2018

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