Minacce al sindaco di Empoli Brenda Barnini, lei: «Aprite gli occhi!»

«Voglio esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza a Brenda Barnini per le minacce di cui è vittima in questi giorni - ha detto l'assessore regionale Vittorio Bugli -. I messaggi istigati dall'odio razziale che ha ricevuto sono il frutto di un clima che in questo Paese è sempre più avvelenato da attacchi, verbali e spesso purtroppo non solo verbali, di tipo razzista e fascista. Sono attacchi inaccettabili e vergognosi, gli stessi che abbiamo visti rivolti contro la senatrice Segre e contro quanti si sono adoperati per arginare la campagna negazionista e degli istigatori all'odio razziale»

 EMPOLI
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Non è la prima volta. Era già successo infatti che la sindaca di Empoli Brenda Barnini fosse al centro di una serie di minacce, neanche troppo velate. A gennaio dello scorso anno aveva infatti ricevuto una lettera minatoria, con sopra disegnata una svastica, e con la scritta "Ti ammazziamo".

Questa settimana, lo fa sapere con un post su Facebook, sono arrivate nuove intimidazioni. «Ricevere due lettere di minacce per due giorni consecutivi non fa piacere. Soprattutto quando i contenuti sono palesemente istigati dall'odio razziale e se la prendono con me come rappresentante di una parte politica che si oppone a quel pensiero. Non so chi le ha scritte, ho fatto denuncia alle autorità e sarà compito loro indagare. [...]  Aprite gli occhi e se volete più sicurezza e protezione chiedetela a chi insieme vi garantisce libertà e diritti». 

 

Non tardano ad arrivare messaggi di solidarietà. «A nome di tutti i consiglieri esprimo la massima solidarietà al Sindaco Barnini per le lettere minatorie ricevute - ha fatto sapere il presidente del Consiglio Comunale Alessio Mantellassi -. Il Consiglio Comunale intero è unito su questo: condanniamo con durezza tale gesto ed esprimiamo piena solidarietà al Sindaco. Proprio il Consiglio Comunale è il luogo del confronto fra idee diverse di città e il posto dove avvengono confronti franchi e duri sul governo della città. Il confronto e la discussione sono elementi base della democrazia. Le minacce e gli atti violenti sono fuori dal confronto democratico e li stigmatizziamo con la massima fermezza».

«Voglio esprimere tutta la mia solidarietà e vicinanza a Brenda Barnini per le minacce di cui è vittima in questi giorni - ha detto l'assessore regionale Vittorio Bugli -. I messaggi istigati dall'odio razziale che ha ricevuto sono il frutto di un clima che in questo Paese è sempre più avvelenato da attacchi, verbali e spesso purtroppo non solo verbali, di tipo razzista e fascista. Sono attacchi inaccettabili e vergognosi, gli stessi che abbiamo visti rivolti contro la senatrice Segre e contro quanti si sono adoperati per arginare la campagna negazionista e degli istigatori all'odio razziale. Le sentiamo, queste parole cariche di odio, urlate da chi invoca pulizia etnica e limitazioni delle libertà. Il nostro compito è non abbassare la guardia e impegnarci a diffondere una cultura della legalità e dell'antifascismo soprattutto tra i più giovani».

«Sono vicino a Brenda Barnini e condivido con lei la preoccupazione per una grammatica piena di parole di odio, di sospetto e di insinuazioni, che finiscono per legittimare direttamente o indirettamente persone violente e armate di pregiudizi razzisti - ha detto Dario Nardella, Sindaco della Città Metropolitana di Firenze - Credo che chiunque conosca Brenda e, in ogni caso, chiunque ami la democrazia, possa condividere concretamente ed esplicitamente vicinanza e rifiuto di parole armate di disprezzo».

Pubblicato il 7 novembre 2019

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