Montemaggio, definito lo strumento operativo per la cerimonia

E’ stato messo a punto dell’ufficio cultura del Comune di Poggibonsi uno strumento operativo per gestire al meglio le commemorazioni alla Porcareccia in occasione del’eccidio di Montemaggio. La cerimonia, che viene ogni anno gestita a rotazione dai nove Comuni uniti nel ricordo dei diciannove partigiani uccisi, si è svolta proprio nei giorni scorsi (con Colle di Val d’Elsa Comune capofila) con conclusione domenica 26 marzo sulla Montagnola senese, laddove l’eccidio ebbe luogo

 
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E’ stato messo a punto dell’ufficio cultura del Comune di Poggibonsi uno strumento operativo per gestire al meglio le commemorazioni alla Porcareccia in occasione del’eccidio di Montemaggio. La cerimonia, che viene ogni anno gestita a rotazione dai nove Comuni uniti nel ricordo dei diciannove partigiani uccisi, si è svolta proprio nei giorni scorsi (con Colle di Val d’Elsa Comune capofila) con conclusione domenica 26 marzo sulla Montagnola senese, laddove l’eccidio ebbe luogo.

«Questo strumento – dice l’assessore alla Cultura Nicola Berti – è nato per proporre un ‘modello’ operativo comune d'ausilio agli organizzatori e che rendesse la cerimonia il più possibile omogenea nel tempo». Particolarmente articolate sono infatti proprio le iniziative che si svolgono alla Porcareccia, in quanto coinvolgono tre luoghi diversi, tre distinti momenti e vedono la partecipazione di Autorità Civili e Militari, delle Forze dell’Ordine, dei Comuni coinvolti, nonché di altre Istituzioni, associazioni, realtà. Il Comune di Poggibonsi si è quindi attivato per definire un modus operandi unico che è già stato condiviso con gli altri Comuni coinvolti.

«L’auspicio – dice l’assessore Berti - è che poter disporre di una traccia sulle modalità di svolgimento delle celebrazioni, sugli allestimenti in loco e sugli interventi operativi da realizzare, possa contribuire a valorizzare ulteriormente questa cerimonia così importante per tutte le nostre comunità. Ringrazio l’ufficio cultura che si è adoperato per la definizione di questo vademecum, messo a disposizione degli altri Comuni».

Pubblicato il 30 marzo 2017

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