Nasce nel cuore di Castelfiorentino il Museo Interattivo del Calcolo

Un Museo con finalità prevalentemente didattiche, dunque, ma anche un luogo da visitare per semplice curiosità o interesse culturale, che farà compiere un nuovo significativo balzo in avanti alla riqualificazione del centro storico alto. Il Museo Interattivo del Calcolo sorgerà infatti in Piazza del Popolo, a pochi passi dal Municipio e di fronte alla Chiesa dei Santi Lorenzo e Leonardo, grazie ai contributi del progetto 'La strada dei mestieri' che il Comune di Castelfiorentino ha promosso nell'ambito dei finanziamenti ottenuti con il 'Bando periferie'

 
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A Castelfiorentino nascerà presto un Museo Interattivo del Calcolo, a beneficio di alunni e studenti delle scuole, dei turisti e di quanti desiderano avvicinarsi alla storia della matematica prima che questa fosse segnata dall’avvento dei personal computer. Un Museo con finalità prevalentemente didattiche, dunque, ma anche un luogo da visitare per semplice curiosità o interesse culturale, che farà compiere un nuovo significativo balzo in avanti alla riqualificazione del centro storico alto. Il Museo Interattivo del Calcolo sorgerà infatti in Piazza del Popolo, a pochi passi dal Municipio e di fronte alla Chiesa dei Santi Lorenzo e Leonardo, grazie ai contributi del progetto “La strada dei mestieri” che il Comune di Castelfiorentino ha promosso nell’ambito dei finanziamenti ottenuti con il “Bando periferie”.

Il progetto del nuovo Museo è stato presentato questa mattina nella sala rossa del Municipio dal Sindaco, Alessio Falorni, dall’assessore alla Scuola e Attività Educative, Francesca Giannì, e dal presidente dell’associazione “Per il Museo del calcolo”, prof. Renato Verdiani. Erano presenti anche alcuni docenti dell’Istituto Comprensivo di Castelfiorentino, Elisabetta Rosi e Liana Lari, che hanno collaborato alla elaborazione del progetto.  Come ha ricordato il prof. Verdiani (professore di matematica molto conosciuto, avendo insegnato per oltre 35 anni al Liceo Scientifico “Il Pontormo”) l’idea di questo Museo scaturisce prima di tutto da una passione mai interrotta con l’arrivo della pensione (2002) al contrario approfondita sul versante della storia e della  collezione di macchine che in qualche modo hanno preceduto l’avvento dei moderni PC. In pochi anni, il prof. Verdiani ha così messo insieme una cinquantina di “pezzi” originali che hanno costituito il corpo di un primo allestimento permanente, realizzato in passato presso la scuola media di Sovigliana. Oggi, grazie anche all’esperienza maturata, all’associazione che nel frattempo si è costituita e ai finanziamenti del progetto “La strada dei mestieri”, si punta a realizzare un vero e proprio Museo nel cuore del centro storico alto di Castelfiorentino.

Il Museo Interattivo del Calcolo si svilupperà in un’area di circa 90 mq, lungo un percorso didattico scandito da tre sale espositive: la prima sarà dedicata alla storia del calcolo automatico “dalle pietruzze dell’homo sapiens al personal computer”, un luogo allestito con pannelli a parete e nel quale studenti e visitatori potranno cimentarsi con gli “abachi” – tavolette utilizzate anticamente per eseguire i calcoli – apprendere perché i PC utilizzano il sistema binario e così via. Nella seconda sala si potrà giocare con la matematica e scoprire così i suoi “segreti” in modo agevole e divertente: dal “Teorema di Pitagora” ai “Solidi geometrici”, facili da costruire con sfere e magneti. L’ultima sala sarà dedicata alle “macchine e modelli” per la matematica, corredate da ampie e dettagliate informazioni. Prima dell’avvento dell’era informatica, infatti, il matematico doveva prima di tutto ingegnarsi come “costruttore di macchine”, realizzare strumenti meccanici più o meno complessi destinati a riprodurre il calcolo “virtuale” di oggi.

Il Museo Interattivo del Calcolo avrà come primi destinatari gli studenti delle scuole, attraverso attività di laboratorio su argomenti inerenti ai programmi vigenti sia nella scuola primaria che nella secondaria. Tali attività potranno essere scelte al momento della prenotazione tra una serie di proposte didattiche (“Geopiano”, “Le sezioni coniche”, “i poliedri”, ecc..).

«Ho portato l’informatica al Liceo negli anni Ottanta – sottolinea il Prof. Renato Verdiani – quando ancora veniva guardata con sospetto, e dopo la pensione mi sono appassionato alla storia delle macchine che hanno accompagnato la storia del calcolo dalle origini fino ai giorni nostri. Nel giro di quindici anni, ho messo insieme una discreta collezione e ho sperimentato con successo l’idea di un polo espositivo sulla storia del calcolo matematico alla scuola media di Sovigliana. Da questa esperienza è scaturita la proposta di un Museo Interattivo del Calcolo, da realizzare a Castelfiorentino, grazie ai contribuiti offerti dal bando “La strada dei mestieri”. La Matematica dunque – conclude Verdiani - sarà la protagonista fondamentale di questo progetto che, ce lo auguriamo, sarà maggiormente amata sia dai grandi che dai più piccoli”.

«Il Museo Interattivo del calcolo – osserva il Sindaco, Alessio Falorni – rappresenta una proposta davvero innovativa per la nostra comunità: per i contenuti didattici, che vede quali destinatari naturali studenti e insegnanti delle scuole di Castelfiorentino e di tutto l’Empolese Valdelsa; perché va implementare la nostra offerta museale, proponendosi dunque come ulteriore elemento di attrattiva per turisti e visitatori; e infine perché aggiunge un nuovo tassello alla riqualificazione e alla rivitalizzazione del centro storico alto, in particolare di Piazza del Popolo, dove a breve partiranno i lavori per la nuova pavimentazione. Un complesso di interventi diversificati che abbiamo potuto mettere in campo grazie ai finanziamenti ottenuti tramite il “Bando periferie”, che ci hanno offerto la possibilità di varare anche il progetto “La strada dei mestieri” di cui il Museo rappresenta sicuramente una tappa di grande qualità».

Come si ricorderà, il progetto “La strada dei mestieri” contempla un investimento di 110mila euro interamente finanziato con il Bando Periferie, e prevede contributi fino a copertura dell’80% delle spese ammissibili per l’apertura di nuove attività (con un tetto massimo di 18mila euro).

Pubblicato il 11 dicembre 2018

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