Negozi chiusi nel pomeriggio di Halloween. Protesta simbolica di alcuni commercianti del centro di Poggibonsi

«Il centro storico sta soffrendo molto, ma nonostante questo i commercianti si sono sempre dati un gran da fare per risollevare la situazione e per mantenere in vita il centro cittadino – si legge nel volantino affisso nei negozi -. Il nostro obbiettivo è quello di stimolare il senso civico, l'amore per le proprie radici e il rispetto per il nostro lavoro che viene continuamente messo alla prova. Ma da soli non possiamo riuscire a risollevare questa difficile situazione e crediamo fermamente che qualcosa in più possa e debba essere fatto anche dall'amministrazione»

 POGGIBONSI
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Come sarebbe il centro della città con i negozi chiusi, le saracinesche abbassate e le luci delle vetrine spente? Difficile da immaginare. Un assaggio potreste averlo oggi pomeriggio, dalle ore 16.00 alle 20.00 in Via Maestra, dove alcuni commercianti hanno deciso di mettere in atto una “protesta simbolica”, nata spontaneamente dall’esigenza di sensibilizzare i cittadini sulle difficoltà di avere un negozio nel centro storico. Sono circa 40 le attività che hanno deciso di aderire all’iniziativa e si sono riuniti in un coordinamento provvisorio, da non confondere con il Centro Commerciale Naturale.

«Il centro storico sta soffrendo molto, ma nonostante questo i commercianti si sono sempre dati un gran da fare per risollevare la situazione e per mantenere in vita il centro cittadino – si legge nel volantino affisso nei negozi -. Il nostro obbiettivo è quello di stimolare il senso civico, l'amore per le proprie radici e il rispetto per il nostro lavoro che viene continuamente messo alla prova. Ma da soli non possiamo riuscire a risollevare questa difficile situazione e crediamo fermamente che qualcosa in più possa e debba essere fatto anche dall'amministrazione. Non contestiamo in assoluto i lavori per la riqualificazione del centro, ma sicuramente la programmazione temporale poteva essere molto più consona ed attenta alle nostre esigenze, onde evitare per esempio la concomitanza di più cantieri nelle aree pedonali e non. Chiediamo quindi a gran voce una maggiore attenzione a questo nostro centro storico. Non escludiamo successivamente altre azioni di protesta simboliche».

Ieri sera abbiamo intervistato Elisa e Carolina, due commercianti del centro che ci hanno spiegato brevemente com’è nata l’idea e quali sono le difficoltà che devono affrontare.

Pubblicato il 31 ottobre 2019

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