Novanta anni della Federighi Colorgrafiche, quattro generazioni di impegno e passione

Tutto è cominciato nel 1929, quando i tre fratelli Sirio, Guglielmo (detto Memmo) ed Enrico, che lavorava in una tipografia a Firenze, si sono imbarcati in questa nuova avventura in Piazza Boccaccio, vicino a Borgo Garibaldi. Tante cose sono successe nel corso di quasi un secolo, segnato inevitabilmente dalla grande storia. Dall'antico torchio coi caratteri mobili in piombo ne è passato di tempo. E l'attività ha dovuto scontrarsi con la guerra, con l'evoluzione tecnologica e con il cambio di sede

 CERTALDO
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Lavoratori e vecchi dipendenti si sono dati appuntamento oggi, in Via Torino a Certaldo, nella zona industriale Bassetto, per celebrare i primi 90 anni della Federighi Colorgrafiche, la tipografia che ha fatto la storia della comunità certaldese. Per l'occasione noi giornalisti siamo stati invitati insieme al sindaco Giacomo Cucini e, sotto la guida di Franco e Roberto, colonne portanti dell'azienda, abbiamo visitato la struttura.

La storia 

Tutto è cominciato nel 1929, quando i tre fratelli Sirio, Guglielmo (detto Memmo) ed Enrico, che lavorava in una tipografia a Firenze, si sono imbarcati in questa nuova avventura in Piazza Boccaccio, vicino a Borgo Garibaldi. Tante cose sono successe nel corso di quasi un secolo, segnato inevitabilmente dalla grande storia. Dall'antico torchio coi caratteri mobili in piombo ne è passato di tempo. E l'attività ha dovuto scontrarsi con la guerra, con l'evoluzione tecnologica e con il cambio di sede.

Oggi, dopo quattro generazioni, la Federighi Colorgrafiche conta circa dieci dipendenti e una casa editrice, la Federighi Editore, una nuova sfida lanciata nel mercato editoriale. A fianco di Franco e Roberto ci sono le mogli, Graziana Bigazzi e Gloria Pampaloni, e i figli Pamela e Gianni.

La Federighi Editore

La casa editrice diretta da Gloria si è specializzata nel tempo in volumi fotografici, guide turistiche locali, volumi illustrati per ragazzi e stampa d'arte. «Ormai siamo nei principali musei d'Italia - ha spiegato -, stiamo valutando la possibilità di distribuire i nostri libri anche all'estero». Il 2019, l'anno in cui ricorre il cinquecentesimo anniversario dalla morte di Leonardo Da Vinci, volge ormai al termine, e già si preparano al 2020, anno in cui ricorrono i 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio, e al 2021, anniversario che invece riguarda Dante.

Un grande valore

«Un'azienda come questa ha un valore enorme da più punti di vista - ha commentato il sindaco Giacomo Cucini - Per quanto riguarda quello manifatturiero e industriale ha un valore nel contribuire a uno sviluppo economico importante per tutta l'area. Questo è un territorio che ha subito una forte crisi, molte aziende non ce l'hanno fatta. E invece ci sono anche degli esempi che secondo me vanno sottolineati, promossi e pubblicizzati, perché non solo ce l'hanno fatta, ma hanno continuato a scommettere nelle nuove tecnologie. Forse è stato proprio questo il valore aggiunto: l'adeguarsi ai tempi che corrono e continuare a guardare avanti».

«C'è anche un altro grande valore, che è quello simbolico di una famiglia che in tempi assolutamente difficili, nel 1929, fra due guerre, è riuscita a mettere su una tipografia per una passione e per la scommessa di tre ragazzi - ha aggiunto -. Questo deve servire secondo me da esempio per i giovani e per le nuove generazioni di oggi . Deve passare il messaggio che, inseguendo le passioni con serietà, ci si può fare, come dimostra il fatto che le generazioni sono andate avanti e l'azienda ha continuato a crescere».

Alessandra Angioletti

Pubblicato il 28 ottobre 2019

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