Nuova sede e nuovi obiettivi per il Centro Sperimentale del Mobile

Il Presidente Piero Pii: «Abbiamo a nostra disposizione uno strumento molto importante, che è una realtà che ha al suo interno professionalità rilevanti, che può contribuire ancora di più alla formazione di un sistema maggiormente incidente, in primo luogo mettendo in relazione tutti i soggetti che ci sono. Il Centro per me è una componente molto importante di un sistema nervoso che può partire dalla zona della Val d'Elsa, ma che per noi non può che guardare alla Regione Toscana, all'Europa e al mondo

 POGGIBONSI
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Ieri, giovedì 20 giugno, si è tenuta l'inaugurazione della nuova sede del Centro Sperimentale del Mobile e dell'Arredamento al Centro Direzionale di Campomaggio, a Poggibonsi. L'evento, che si è svolto di fronte a una sala gremita tra amministratori e imprenditori locali, è stato l'occasione per evidenziare il valore dell'associazione consortile e parlare di possibilità e opportunità future.

Ha portato i suoi saluti il sindaco del Comune di Poggibonsi David Bussagli: «Il Centro Sperimentale del Mobile ha attraversato una fase di difficoltà negli anni scorsi, ma ha ritrovato il suo vigore e il suo protagonismo. Per noi rappresenta una presenza, un'istituzione, un centro di servizi importante e significativo per la Val d'Elsa. Non solo il Comune di Poggibonsi, che ne è socio, ma anche le Amministrazioni della Val d'Elsa senese e fiorentina possono favorire di questo lavoro di squadra, mettendo insieme il mondo pubblico e quello privato. Ringrazio il dirigente uscito da qualche settimana, Massimo Guasconi, per il lavoro svolto e faccio gli auguri a Piero Pii per questa nuova avventura».  

«Per me questo incarico è un grande piacere e un grande onore - ha detto il nuovo Presidente Piero Pii, ex sindaco del Comune di Casole d'Elsa - Un centro servizi così importante nella nostra zona credo che abbia dato molto e possa dare molto. Mi associo ai ringraziamenti fatti a Guasconi, che mi ha preceduto. Abbiamo a nostra disposizione uno strumento molto importante, che è una realtà che ha al suo interno professionalità rilevanti, che può contribuire ancora di più alla formazione di un sistema maggiormente incidente, in primo luogo mettendo in relazione tutti i soggetti che ci sono. Il Centro per me è una componente molto importante di un sistema nervoso che può partire dalla zona della Val d'Elsa, ma che per noi non può che guardare alla Regione Toscana, all'Europa e al mondo». 

Uno dei primi obiettivi che Pii si è posto infatti è proprio quello di ridefinire la rete locale di servizi e opportunità, una rete nella quale tutti gli elementi siano coinvolti e consapevoli che guardi con ambizione all'esterno. «Dobbiamo anche favorire la ricostruzione di una modalità di lavoro tale da consentire al sistema delle imprese di vivere in un'area e in un ambito più favorevole al loro sviluppo, alla loro possibilità di radicamento e alla capacità di creare lavoro - ha aggiunto -. Dobbiamo pensare che il lavoro che svolgono le imprese sia finalizzato a garantire il bene pubblico. Non c'è solo la creazione della ricchezza, ma come questa viene distribuita nelle funzioni pubbliche e nelle infrastrutture. Abbiamo istituzioni in gamba, imprenditori in gamba e un territorio quotato a essere qualità. Abbiamo tutti gli elementi per provarci, speriamo che i risultati ci premino».

«Se dovessi scegliere un motto che chiude questa serata e che ci proponiamo per il futuro sarebbe questo - ha concluso Pii -: coesi e forti in casa, competitivi nel mondo. Per farlo abbiamo bisogno di tutti, questa è la cosa più importante».

La storia del Centro Sperimentale

Dopo l'intervento del Presidente, il direttore Irene Burroni ha spiegato la storia del CSM, nato nel 1982, ad oggi il più longevo centro servizi della Regione Toscana. Legato da sempre al settore dell'arredamento, nel tempo si è allargato anche ad altri settori, diventando un punto di riferimento in tanti contesti produttivi in termini di produzioni, processo e mercato. Dal '94 fino ad oggi l'attività si è indirizzata verso gli aspetti maggiormente legati all'innovazione, che, come hanno chiarito negli interventi successivi Ilaria Bedeschi, Laura Rocchi e Giuseppe Lotti, coordinatore tecnico-scientifico del CSM e del distretto tecnologico dell'Università di Firenze, è complessa, non fatta più da singoli elementi ma sistemica e multidimensionale. L'innovazione va di pari passo con la formazione che, insieme alla promozione e all'internazionalizzazione, costituisce uno dei punti cardine dell'attività del Centro.

Il Centro Sperimentale del Mobile mette insieme quattro associazioni di categoria, nell'ottica di far incontrare le competenze delle realtà che ne fanno parte e farle parlare lo stesso linguaggio. E' uno dei componenti del Distretto Interni Design, che al suo interno ha, allo stato attuale, 350 imprese del settore manifatturiero e tecnologico.

Alessandra Angioletti

Pubblicato il 21 giugno 2019

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