Nuovo Piano Operativo per Poggibonsi, ecco in cosa consiste

«Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato e contribuito alla stesura del Piano e al suo progressivo affinamento a beneficio di tutto l’impianto e sempre nell'interesse della città - dice Bussagli - Il percorso si era aperto formalmente nel luglio del 2016 ed era stato anticipato da altri passaggi fondamentali per rispondere in tempi rapidi ad esigenze emerse. Ne è esempio la variante in cui ha trovato spazio la formalizzazione urbanistica del progetto di messa in sicurezza idraulica di una parte della zona industriale dei Fosci»

 POGGIBONSI
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Nuovi strumenti urbanistici approvati. Il Consiglio Comunale del 31 luglio ha approvato il Piano Operativo con contestuale variante al Piano Strutturale. «Si è chiuso un percorso iniziato nello scorso mandato e che si è arricchito nel tempo del contributo di molti – ha detto il Sindaco David Bussagli – Un percorso complesso e articolato per cercare di tradurre negli atti di pianificazione un’idea ben precisa di città. Una città che fonda il proprio futuro sulla rigenerazione, sulle connessioni, sulla qualità degli spazi pubblici. Città del lavoro capace di conservare quel necessario equilibrio fra territorio urbanizzato e territorio aperto. Città che non consumerà più suolo». L’approvazione del Piano Operativo è avvenuta con i voti positivi dei gruppi di maggioranza - Partito Democratico, PoggibonsiPuò, Vivacittà - con l’astensione di Civiche Insieme e con il no del gruppo lega Salvini Premier.

Il percorso per il Piano Operativo con contestuale variante si era aperto formalmente nel luglio del 2016 con l’atto d’avvio. Al termine di una lunga fase di lavoro con contributi, oltre cento, singolarmente analizzati, decine e decine di incontri con cittadini che ne avevano fatto richiesta, assemblee pubbliche e con i professionisti, lo strumento è stato adottato nel giugno 2018. Si è quindi aperta la fase delle osservazioni con decine di contributi formali presentati, fra cui anche quello prodotto dagli uffici del Comune e in cui già erano sostanziati molteplici spunti pervenuti con le osservazioni stesse. Tutte le osservazioni sono state approfondite dai tecnici incaricati della redazione dei piani e le controdeduzioni sono state portate in Consiglio Comunale per l’approvazione che è avvenuta nel febbraio 2018. Il percorso è quindi proseguito con l’inoltro in Regione Toscana per la conformazione al PIT/PPR e si è completato con la definitiva approvazione degli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica a cura del Consiglio Comunale.

«Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato e contribuito alla stesura del Piano e al suo progressivo affinamento a beneficio di tutto l’impianto e sempre nell’interesse della città – dice Bussagli – Il percorso si era aperto formalmente nel luglio del 2016 ed era stato anticipato da altri passaggi fondamentali per rispondere in tempi rapidi ad esigenze emerse. Ne è esempio la variante in cui ha trovato spazio la formalizzazione urbanistica del progetto di messa in sicurezza idraulica di una parte della zona industriale dei Fosci. Questo, realizzate le opere di mitigazione del rischio, ha determinato la possibilità di recuperare nel Piano Operativo le potenzialità edificatorie ripristinando quelle previste nei rispettivi piani delle lottizzazioni. Elementi importanti in chiave di nuovi insediamenti o espansioni».

«Con l’approvazione si chiude questo percorso ma è solo il primo passo – dice Bussagli - Resta aperta da discussione che dovrà continuare per rispondere ai cambiamenti che inevitabilmente riguardano le città, le persone, i bisogni, gli spazi, i sistemi di relazione. Proprio questo Consiglio ha dato nei giorni scorsi precise indicazione in chiave di sostenibilità ambientale di cui dovremo farci carico con specifici piani che dovranno intersecarsi con la pianificazione urbanistica. Un passo dunque importante con cui abbiamo costruito uno strumento che consente di fare e di sviluppare la nostra idea di città».

Pubblicato il 2 agosto 2019

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