Oggi ricorre l'anniversario della morte di Francesco Ferrucci

Il suo destino si intrecciò con Castelfiorentino e Membrino. Sua la celebra frase in punto di morte: "Vile, tu uccidi un uomo morto"

 FRANCESCO FERRUCCI
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Francesco Ferrucci perse la vita il 3 agosto nella battaglia di Gavinana che si combatté nel 1530, al termine della quale – già gravemente ferito – il Ferrucci trovò la morte ad opera del Maramaldo, momento culminato con la celebre frase “Vile, tu uccidi un uomo morto” (a Gavinana si trova infatti anche un monumento dedicato a Francesco Ferrucci).

Il Ferrucci, Membrino e Castelfiorentino 

Secondo un’antica leggenda popolare, in precedenza “Membrino” aveva salvato Castelfiorentino proprio dall’ira di Francesco Ferrucci, che aveva considerato come un atto di ostilità da parte della popolazione la chiusura delle porte della città al suo esercito, mentre stava dirigendosi a Volterra.

Membrino, un ragazzino di dieci anni, gli si fece incontro proprio per spiegare che tale comportamento era stato dettato unicamente dalla paura. Ferrucci gli credette e, rimasto impressionato dal coraggio, da quel momento lo volle come tamburino del suo esercito. Il personaggio-tamburino di Membrino, simbolo di Castelfiorentino, compare tuttora sulla torre campanaria del Palazzo Comunale di Castelfiorentino. Il tamburino è stato oggetto di un restauro alcuni anni fa dall’associazione che porta il suo stesso nome, l’associazione “All’Ombra di Membrino”.

Foto Wikipedia

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Pubblicato il 3 agosto 2020

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