Parte il treno sanitario con la terapia intensiva a bordo

Si sposterà per l'Italia per aiutare gli ospedali in sovraccarico

 ITALIA
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Parte il treno con la terapia intensiva a bordo: si sposterà per l'Italia per aiutare gli ospedali in sovraccarico e trasferire i pazienti Covid-19 in altre strutture in Italia e all'estero. Il treno ha tre carrozze sanitarie con sette posti letto di terapia intensiva in ciascuna carrozza.

A bordo ci sono 21 ventilatori, 1 ecografo, aspiratori e Postazioni di monitoraggio. Il Treno Sanitario è realizzato da Trenitalia in collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile e AREU (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza) Lombardia. Il convoglio è dotato di personale medico specializzato e tutte le attrezzature specifiche per il trasporto in sicurezza dei pazienti.

Il treno sanitario equipaggiato per la cura e il trasporto dei pazienti durante emergenze o calamità e il polo delle vaccinazioni per contrastare la diffusione del Covid-19 nell’hub ferroviario di Roma Termini.

Due importanti progetti con cui il Gruppo FS Italiane, in collaborazione con Dipartimento della Protezione Civile, Regione Lazio, Croce Rossa Italiana e Agenzia Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia (AREU), vuole contribuire alla ripartenza del Paese. Le novità sono state illustrate oggi a Roma Termini dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale di FS Italiane, Gianfranco Battisti. Presenti il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, il Ministro della Salute Roberto Speranza, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca.

Il treno sanitario è  dotato di personale sanitario dedicato su carrozze equipaggiate con specifiche attrezzature mediche e potrà essere messo a disposizione per la gestione di emergenze nazionali o internazionali. Il treno può avere la funzione di trasporto pazienti verso altre zone d’Italia o all’estero per alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere, oltre a rappresentare un’integrazione al servizio sanitario territoriale per la gestione delle emergenze, in caso di utilizzo come Posto Medico Avanzato.

FS Italiane è costantemente impegnata, fin dalle prime fasi dell’emergenza sanitaria, per assicurare la mobilità e tutelare la salute delle persone: ha riconvertito lo stabilimento ONAE RFI di Bologna che da luglio 2020 a oggi ha prodotto oltre 13 milioni di mascherine protettive, ha riservato viaggi gratuiti a medici e infermieri reclutati dalla Protezione Civile per l’emergenza Covid-19, ha continuato a garantire, durante i mesi del lockdown, la filiera degli approvvigionamenti, trasportando oltre 5 milioni di tonnellate di merci.

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Pubblicato il 9 marzo 2021

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