Poggibonsi, beccati due stranieri per riciclaggio ed evasione
Nel Comune di Poggibonsi, la pattuglia operante ha controllato una Mercedes Sprinter con targhe rumene. Oltre al conducente, di 38 anni, erano a bordo altre tre persone: tutti di nazionalità rumena. La Polizia ha rilevato che il veicolo aveva il numero di telaio originale ritagliato, sostituito da un altro che vi era stato saldato ma apparteneva a un altro mezzo. Dopo gli accertamenti di rito, la macchina è stata posta sotto sequestro e il conducente è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per riciclaggio. Sono attualmente in corso accertamenti per stabilire la proprietà e la provenienza del veicolo sequestrat
Nel corso della campagna di intensificazione di controllo tenuta dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale delle Specialità e Del Servizio Polizia Stradale, sono stati fermati e controllati laa scorsa settimana ben 22 veicoli, che transitavano lungo l'autopalio e il raccordo Siena-Bettolle.
Nel Comune di Poggibonsi, la pattuglia operante ha controllato una Mercedes Sprinter con targhe rumene. Oltre al conducente, di 38 anni, erano a bordo altre tre persone: tutti di nazionalità rumena. La Polizia ha rilevato che il veicolo aveva il numero di telaio originale ritagliato, sostituito da un altro che vi era stato saldato ma apparteneva a un altro mezzo. Dopo gli accertamenti di rito, la macchina è stata posta sotto sequestro e il conducente è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per riciclaggio. Sono attualmente in corso accertamenti per stabilire la proprietà e la provenienza del veicolo sequestrato.
Nel medesimo tratto di strada, un'altra pattuglia ha proceduto al controllo di un Renault Trafic di nazionalità italiana, condotto da un ragazzo macedone di 25 anni. Sull'auto con lui c'erano altre dieci persone di nazionalità rumena. Il veicolo è risultato gravato da un provvedimento precedentemente emesso dalla Procura di Potenza, pertanto è stato posto sotto sequestro e messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria procedente. Da una prima ricostruzione, è emerso che il proprietario del veicolo, persona diversa dal conducente, ha un debito con l’erario di circa 420mila euro.
In entrambi i casi i veicoli erano utilizzati per accompagnare sui luoghi di lavoro i cittadini stranieri.
Pubblicato il 19 gennaio 2016