Poggibonsi, cercano di scappare e speronano l'auto dei Carabinieri. Arrestati due giovani
I militari, a bordo di un'auto civetta dei Carabinieri di Poggibonsi, erano in servizio di controllo del territorio delle zone isolate e periferiche, quando hanno notato una Fiat Tipo bianca con due persone a bordo, che si aggirava nella frazione di Bellavista. Gli uomini dell'Arma, appena hanno avuto la certezza che si trattava di un'auto rubata alcuni giorni prima a Napoli, hanno deciso di fermarla per identificare le persone che vi si trovavano a bordo. Ma il conducente della macchina ha iniziato una fuga che da Bellavista è terminata in via Santa Caterina a Poggibonsi
E' successo ieri sera intorno alla mezzanotte. I militari, a bordo di un'auto civetta dei Carabinieri di Poggibonsi, erano in servizio di controllo del territorio delle zone isolate e periferiche, quando hanno notato una Fiat Tipo bianca con due persone a bordo, che si aggirava nella frazione di Bellavista. Gli uomini dell'Arma, appena hanno avuto la certezza che si trattava di un'auto rubata alcuni giorni prima a Napoli, hanno deciso di fermarla per identificare le persone che vi si trovavano a bordo. Ma il conducente della macchina ha iniziato una fuga che da Bellavista è terminata in via Santa Caterina a Poggibonsi, dove ad attenderli si era posizionata un’autovettura del Nucleo Radiomobile della Compagnia Valdelsana, allo scopo di sbarrargli la strada ed evitare che la corsa proseguisse nel centro abitato dove avrebbe potuto porre in pericolo la sicurezza di altre persone.
I due malviventi si sono visti persi e hanno speronato l’auto dei Carabinieri terminando così la loro folle corsa. I giovani, M.R. (23 anni pregiudicato) e E.G. (17 anni pregiudicata), entrambi nati e dimoranti nella provincia di Napoli, sono stati tratti in arresto dai Carabinieri. Il giovane si trova ora presso il carcere di Siena, la ragazza presso una struttura protetta in Toscana.
A bordo dell’auto rubata è stata rinvenuta una pistola scacciacani priva di tappo rosso, del tutto simile ad un’arma vera. Molto probabilmente i due avevano intenzione di compiere altri reati in Val d'Elsa. Le indagini proseguiranno al fine di capire se, con la medesima arma, abbiano commesso altri crimini prima di essere stati beccati. Da ulteriori accertamenti alla banca dati delle FF.PP. è emerso che a carico dei due novelli “Bonnie e Clyde” pendevano provvedimenti di custodia cautelare emessi in precedenza per reati legati allo spaccio di droga.
Pubblicato il 5 gennaio 2018