Poggibonsi, con l'Astop si parla di cinema e di propaganda

Un'occasione per approfondire tanti aspetti legati al cinema dell'epoca neorealista, ai registi, ai protagonisti, alla 'cinematografia come arma più forte'

 
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Si svolgerà domani, sabato 24 marzo l'iniziativa “Cinema di propaganda. Dai telefoni bianchi al neorealismo...un poggibonsese sul set” promossa dall'Associazione Storica Poggibonsese (Astop).

L'iniziativa avrà luogo alle 17 presso la sala Quadri del palazzo comunale e vedrà gli interventi di Claudio Biscarini e Sauro Scarpelli. Sarà l'occasione per ripercorrere la storia del cinema in Italia nel periodo fascista focalizzando l'attenzione sia sull'aspetto propagandistico che su quello artistico. Una storia che prende il via con i primi investimenti fatti nell'industria cinematografica (nel 1924 venne costituito l’Istituto Luce) e che procede anno dopo anno fino al naufragio del cinema fascista avvenuto di pari passo con la caduta del regime. 

Un'occasione per approfondire tanti aspetti legati al cinema di quell’epoca, ai registi, ai protagonisti, alla ‘cinematografia come arma più forte’. Il cinema di propaganda è un argomento affrontato per la prima volta dall’Associazione Storica Poggibonsi che al termine dell’approfondimento ha riservato una sorpresa per tutti i partecipanti legata ad un racconto sul tema che coinvolge un poggibonsese. L'iniziativa “Cinema di propaganda. Dai telefoni bianchi al neorealismo...un poggibonsese sul set” si svolge con il patrocinio del Comune.

Pubblicato il 23 marzo 2018

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