Poggibonsi ricorda la Liberazione della città

Oggi, 18 luglio, celebrazioni istituzionali con la deposizione delle corone per il 78° anniversario

 POGGIBONSI
  • Condividi questo articolo:
  • j

Un dovere morale, un impegno, un senso di gratitudine sempre da rinnovare verso coloro che contribuirono alla Liberazione”. Così il sindaco di Poggibonsi David Bussagli nel corso della commemorazione organizzata oggi 18 luglio insieme alla sezione locale dell’Anpi per celebrare il 78° anniversario della Liberazione della città dal nazifascismo. “Oggi ricordiamo la fine della guerra e degli orrori del ventennio fascista, il giorno in cui distruzione e morte lasciarono spazio alla speranza ed alla voglia di costruire e ricostruire il paese, materialmente e moralmente - ha detto Bussagli - ricordiamo il giorno in cui la nostra città tornò libera e tutti coloro che per questa libertà lottarono, pagando in tanti casi un tributo altissimo. A loro il nostro ringraziamento, per aver creduto nei valori di democrazia e libertà che sono i nostri valori e che rappresentano le nostre radici e il nostro futuro”.

Come consueto sono state deposte, alla presenza delle Autorità, le corone alla lapide in memoria della Liberazione in piazza XVIII luglio e al sottopasso di largo Gramsci all'opera di Franco Giannini, presente per approfondirne i contenuti, dedicata proprio a La Liberazione.

La Liberazione di Poggibonsi. La storia 

Poggibonsi fu liberata dopo dieci giorni di battaglia furibonda. Fondamentale fu il ruolo svolto dalle brigate partigiane poggibonsesi. Nei pressi della città i partigiani parteciparono attivamente alla battaglia contro l’occupazione nazi-fascista, fianco a fianco con le truppe alleate che avevano superato lo sbarramento tedesco nella zona di Cedda. Dopo i partigiani inseguirono i tedeschi fino oltre Barberino Val d’Elsa. Oltre ai partigiani, la liberazione di Poggibonsi avvenne in seguito all’avanzata delle truppe del corpo di spedizione francese comandate dal generale Alphonse Juin. Il fronte della guerra si spostò a Poggibonsi dopo che le truppe avevano combattuto aspramente nella zona tra Colle di Val d’Elsa e San Gimignano. I soldati entrarono a Poggibonsi dove trovarono soltanto le macerie di una città deserta colpita dai bombardamenti alleati durante i mesi dell’occupazione tedesca. Poggibonsi è stato un Comune socialista in epoca prefascista grazie ad un forte movimento operaio e contadino. Durante il periodo fascista furono diverse decine i processati dal Tribunale Speciale e i confinati. Molti di più furono coloro che, pur non essendo attivi nell’antifascismo, espressero una forte opposizione passiva al regime. Con lo scoppio della guerra ed il passaggio del fronte, forte fu l’impegno della Resistenza.

Copyright © Valdelsa.net

Potrebbe interessarti anche: E' venuto a mancare ieri il dottor Paolo Dei, noto otorino a Poggibonsi

Torna alla home page di Valdelsa.net per leggere altre notizie

Pubblicato il 18 luglio 2022

  • Condividi questo articolo:
  • j
Torna su