Poggibonsi verso Gubbio, Ghizzani: «Serve cattiveria agonistica. Foderaro? Ci sarà»

Il mister giallorosso: «Il Gubbio è un bivio come tutte le altre domeniche, so che ha un valore diverso per la piazza ma noi dobbiamo fare ciò che dovremmo fare ogni domenica: esprimere il nostro calcio. Predico concentrazione, umiltà e cattiveria agonista. Sono onesto, spero a metà stagione di vedere il più possibile gli altri dall'alto, e i giocatori la pensano come me. La cattiveria agonista è ciò che dobbiamo migliorare, serve ancora conoscersi....ci stiamo sempre più facendo un'idea di come possiamo diventare e questo fa bene al gruppo»

 
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Il Poggibonsi si sta preparando per un turno di campionato a dir poco importante. I giallorossi affronteranno domenica il Gubbio in trasferta, con gli umbri che sono appaiati ai Leoni in classifica a quota 17 punti, in quello che è uno degli incontri più interessanti della 10a giornata, secondo solo al big match tra Montecatini e Gavorrano.

Il tecnico dei valdelsano Ghizzani: «Non abbiamo ancora trovato un identità precisa ma siamo sulla strada giusta, io ho insistito molto anche con un po' di presunzione per cercare di dimostrare a tutti il nostro valore, ora serve accantonarla un po' e essere umili, in parte abbiamo mostrato cosa possiamo fare ma adesso c'è il lavoro più duro: mantenersi a questi livelli senza mettersi a sedere perché se ti siedi ti schiacciano! I risultati ti danno la strada da percorrere e la seguiremo». 

Poi parla della partita in terra umbra: «Il Gubbio é un bivio come tutte le altre domeniche, so che ha un valore diverso per la piazza ma noi dobbiamo fare ciò che dovremmo fare ogni domenica: esprimere il nostro calcio. Predico concentrazione, umiltà e cattiveria agonista. Sono onesto, spero a metà stagione di vedere il più possibile gli altri dall'alto, e i giocatori la pensano come me. La cattiveria agonista è ciò che dobbiamo migliorare, serve ancora conoscersi....ci stiamo sempre più facendo un'idea di come possiamo diventare e questo fa bene al gruppo». 

Sul reparto offensivo: «Foderaro si è allenato a parte, ma oggi tornerà in gruppo, domenica deve esserci. Preferisco avere tutti a disposizione e prendermi la responsabilità di fare scelte. A oggi guardando le cifre potevamo fare più gol. E' vero, segnano sempre gli stessi a eccezione di quella rete di Checchi, ma ci manca qualche gol su palla da fermo su cui dobbiamo lavorare e qualche rigore, visto che alla decima di campionato ancora non è ci stato fischiato nessun penalty a favore».

Interviene in conferenza stampa anche l'attaccante Liborio Zuppardo, a segno con una tripletta nella vittoria con il Ghivizzano: «Cosa è cambiato dopo lunedì? Sono sempre lo stesso ma con più entusiasmo. Diciamo che la partita col Ghivizzano è stato un regalo ai sacrifici fatti fin'ora. Col Castelrigone, contro Pianese, ne feci 4 ma non mi abituo mai, tutte le volte c'è la stessa emozione. Io sono uno che si sacrifica per la squadra, l'attaccante è un ruolo che nel calcio moderno non puoi più fare da fermo. Non credo ci sia stato un cambiamento da Scandicci: i pali e traverse in quella partita ci bloccarono, ma i miglioramenti si sono visti in ogni partita».

Sul compagno di squadra Cecchi: «Siamo contenti per lui, ha sudato e faticato per rientrare, lo abbiamo visto felice e lo siamo anche noi, speriamo tutti che possa darci una mano, il suo ruolo è fondamentale». 

Sul campionato in corso: «Sugli 11 tutte le squadre son forti, ma manca il Siena dello scorso anno. Non avevo mai giocato un campionato così equilibrato ma credo sia bellissimo per questo motivo. Come ho già detto per mia esperienza personale da dicembre inizia un altro torneo ma ad oggi è inutile fare valutazioni sulla classifica: alcune molleranno, altre rinasceranno... noi pensiamo a noi stessi».

Ultima postilla: «Vorrei ringraziare i giovani di questa squadra, per come seguono noi grandi, per come ascoltano i nostri consigli e per il loro comportamento, sono importantissimi per il gruppo e con l'impegno e la tenacia che mettono dimostreranno quanto valgono».

Pubblicato il 6 novembre 2015

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