Poste risponde alla diffida del sindaco: riaprirà l'ufficio di Sambuca tra tre settimane al massimo

Secondo quanto scrive l’azienda i ritardi sono dovuti ''all'organizzazione dei lavori da effettuare rispetto alla contrattualizzazione e alla fornitura dei materiali''

 BARBERINO TAVARNELLE
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L’ufficio postale di Sambuca Val di Pesa, chiuso dal 22 ottobre 2020 a causa di un furto, riaprirà nel giro di due-tre settimane, salvo imprevisti che saranno opportunamente comunicati al Comune. E’ quanto promette la direttrice della Filiale Firenze 2, la dottoressa Marina Orosso, in una missiva inviata al sindaco David Baroncelli, in risposta alla diffida con la quale il primo cittadino aveva intimato a Poste di ripristinare immediatamente il servizio. La riapertura del sito di Sambuca si terrà a seguito della conclusione dei lavori che avrebbero subito un ritardo “fisiologico”, così è stato definito da Poste che attribuisce la dilazione dei tempi “all’organizzazione dei lavori da effettuare rispetto alla contrattualizzazione e alla fornitura dei materiali”. Nella sua lettera fatta recapitare nelle settimane scorse il sindaco chiedeva un intervento immediato per la riattivazione della sede di via Giovanni XXIII, necessaria alla comunità in un’area economica di rilievo regionale.

Dopo tre mesi di silenzio non si comprendeva il motivo per cui Poste non rispondesse alle sollecitazioni del sindaco, nonostante le reiterate sollecitazioni. L’interruzione prolungata dell’Ufficio postale della frazione, dove è presente una delle aree industriali più corpose della Toscana, ha infatti causato molti disagi costringendo il dirottamento dei servizi su altre aree e indotto i cittadini a rivolgersi agli uffici di Tavarnelle, Barberino, Vico e Marcialla che avevano già subito una riduzione degli orari nell’ambito del piano di riorganizzazione dei servizi. La chiusura del presidio di Sambuca, molto fruito dalla comunità e dal tessuto economico, equivalente ad un bacino di circa 200 aziende, è alla base di un peggioramento generale della situazione. Prova ne è l’attuale ingolfamento delle operazioni negli altri uffici ridimensionati.

Confidiamo che Poste realizzi quanto annunciato nelle intenzioni - dichiara il sindaco David Baroncelli - nella lettera si parla di sostegno concreto, di continuità nell’erogazione dei servizi, di trasparenza e collaborazione con gli enti locali, nel rispetto della tutela dei lavoratori e dei cittadini, attendiamo con ansia che a tali parole seguano fatti concreti, proprio per la difficile situazione nella quale ci troviamo che mette a dura prova le realtà sociali ed economiche del nostro territorio”.

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Pubblicato il 9 febbraio 2021

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