Primarie Pd, Valentini è il candidato sindaco di Siena. Il vincitore: «Se apriamo al cambiamento siamo ancora un progetto vincente»

Si sono concluse le primarie del Partito democratico e con una certa sorpresa ha vinto Bruno Valentini, che batte nettamente Alessandro Mugnaioli. I votanti sono stati 4.609, l'ormai ex sindaco di Monteriggioni ha preso 2.542 voti (circa il 55%) mentre l'ex assessore ne ha ottenuti 2.032

 
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Si sono concluse le primarie del Partito democratico e con una certa sorpresa ha vinto Bruno Valentini, che batte nettamente Alessandro Mugnaioli. I votanti sono stati 4.609, l'ormai ex sindaco di Monteriggioni ha preso 2.542 voti (circa il 55%) mentre l'ex assessore ne ha ottenuti 2.032.

I dati parlano di un incremento sostanziale di votanti, visto che nella sfida tra Ceccuzzi e D'Onofrio dello scorso gennaio erano stati 2.461, ma sempre meno dei 7.400 dello scontro Bersani-Renzi. Duemila persone in più sono però un elemento importante, un segnale che la sfida era più sentita e partecipata della precedente (considerata anche dallo stesso Ceccuzzi un mezzo fallimento).

Ha vinto il candidato inviso alla dirigenza di partito, e inizia a essere una "sinistra" abitudine, il candidato che come elemento primario di campagna elettorale aveva portato il contrasto forte con Ceccuzzi. E infatti questa è una sconfitta pesante per l'ala ceccuzziana del Pd, che aveva portato un suo uomo, Mugnaioli, che è stato assessore con l'ex sindaco dimissionario e responsabile poi della sua campagna elettorale. Mugnaioli ha preso in questi pochi giorni di sfida elogi da tutte le componenti, anche dagli avversari, ma è stato visto come la "continuità" di quel sistema che ha portato Siena sull'orlo del baratro in cui si trova ora.

Adesso bisogna capire se Bruno Valentini sarà capace invece di essere la discontinuità che tanto è stata invocata. Certo è che la chiamata a raccolta verso Mauro Marzucchi, l'ex vicesindaco sia della giunta Cenni che di quella del Ceccuzzi, non è un inizio incoraggiante.

Valentini: «La conclusione delle primarie senesi ha un valore nazionale. Nella giornata più buia del Pd nazionale, nel quale è forse defunto il modello del Pd di Pierluigi Bersani, noi dimostriamo che quando si sceglie di aprire le porte al cambiamento richiesto dai cittadini, il Partito democratico è ancora un progetto vincente. In una città martoriata da una profonda crisi morale ed economica corrispondente alla rottura della maggioranza comunale, al commissariamento e al disastro del Monte dei Paschi, Siena vuole scrollarsi di dosso l'immagine negativa appiccicata da calunniatori di professione come Beppe Grillo e vuole fortemente tornare ad essere il simbolo del buongoverno e della civiltà. I senesi sono ancora sgomenti ma vogliono tornare a sorridere insieme al partito che per decenni ha assicurato loro un'alta qualità della vita, mettendosi alle spalle le pagine sbagliate degli ultimi anni. Io voglio insieme a me un Pd che riunisce le forze del centrosinistra e che diventa inclusivo, per puntare a vincere le elezioni al primo turno. Dalla mia vittoria alle primarie non devono scaturire epurazioni di alcun genere ma un riequilibrio nitido e celere del gruppo dirigente del Pd cittadino, nel quale mi auguro che il movimento che mi ha sostenuto possa essere adeguatamente rappresentato».

Mugnaioli: «Le mie congratulazioni a Bruno Valentini. A lui faccio i miei più sinceri auguri di buon lavoro. Da domani, come avevo già annunciato, sarò a lavoro insieme a lui per far vincere il centrosinistra alle prossime amministrative. Un grazie a chi ha votato, a chi ha creduto nel nostro progetto per Siena e a chi mi ha dato la propria fiducia. Sapevamo che in soli 12 giorni sarebbe stato difficile recuperare. Ce l'ho messa tutta e voi con me. Ora da Siena dimostriamo che la politica, al di là di chi vince o perde, sa mettersi al servizio dell'interesse di tutti».

Pubblicato il 22 aprile 2013

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