Ritrovati dai Carabinieri gli oggetti sacri rubati da una chiesa nel Chianti

Dopo vari servizi di osservazione e pedinamento, la Procura di Siena, concordando con le risultanze investigative acquisite dai Carabinieri, ha emesso un provvedimento di perquisizione ad hoc finalizzato a recuperare il materiale sacro. Il blitz dei militari dell’Arma è quindi scattato nella giornata di giovedì 21 u.s., consentendo di rinvenire il materiale sottratto dalla chiesa di San Marcellino in Monti di Gaiole in Chianti e permettendo di recuperare altro materiale sacro al momento oggetto di accertamenti per stabilirne l’origine

 
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Gli uomini del colonnello Giorgio Manca hanno ritrovato e restituito alla curia di Siena, gli oggetti trafugati alcune settimane fa dalla chiesa di San Marcellino in Monti di Gaiole in Chianti.
I Carabinieri della compagnia di Poggibonsi, in particolare quelli delle stazioni del Chianti, dopo il furto avvenuto alcune settimane fa nel piccolo centro di Gaiole, hanno posto in essere una penetrante attività investigativa al fine di poter ritrovare, prima che fossero piazzati sul mercato nero, gli oggetti sacri che, benché non di valore elevatissimo, avevano un valore incommensurabile per i fedeli del posto.
Ricostruita la dinamica del furto, sentiti testimoni e semplici fedeli, le indagini dei Carabinieri si sono orientate su un individuo residente nel Chianti e gravato da precedenti specifici.
Dopo vari servizi di osservazione e pedinamento, la Procura di Siena, concordando con le risultanze investigative acquisite dai Carabinieri, ha emesso un provvedimento di perquisizione ad hoc finalizzato a recuperare il materiale sacro.
Il blitz dei militari dell’Arma è quindi scattato nella giornata di giovedì 21 u.s., consentendo di rinvenire il materiale sottratto dalla chiesa di San Marcellino in Monti di Gaiole in Chianti e permettendo di recuperare altro materiale sacro al momento oggetto di accertamenti per stabilirne l’origine.

Tra il materiale recuperato vi è un candelabro del ‘600, oggetti in argento ed alcune reliquie.
Molti oggetti erano già stati impacchettati e pronti per essere spediti, mentre altri erano avvolti in materialo da imballo e custoditi nel garage dell’abitazione dell’uomo.
Per L. P. M., classe 1983, è scattata la denuncia per ricettazione e dovrà giustificare come sia venuto in possesso degli oggetti sacri rinvenuti all’interno della sua abitazione.
Convocato presso la caserma di Gaiole in Chianti, il parroco ha riconosciuto gli oggetti sottratti dalla chiesa e ne è rientrato in possesso.
Sugli altri oggetti rinvenuti dai Carabinieri, al momento, massima riservatezza in attesa di comprenderne la provenienza. In provincia, infatti, non si registrano denunce di furto di oggetti sacri, motivo per il quale le ricerche dei carabinieri sono state allargate in ambito nazionale.
Il mercato nero degli oggetti sacri è un mercato molto fiorente che vede coinvolti molti facoltosi ma anche semplici credenti, che spesso acquistano “in buona fede” da venditori senza scrupoli oggetti provento di furto.

Pubblicato il 24 gennaio 2016

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