San Gimignano, Marrucci: ''La Pasqua in zona rossa sarà nera''

Il sindaco in un post Facebook ha commentato la possibilità di viaggiare all'estero ma non tra comuni e ha lamentato un punto mancante nei ristori

 SAN GIMIGNANO
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“La Pasqua in zona rossa sarà nera”. Debutta così il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci in un post Facebook. Il Sindaco ha voluto scrivere un suo sfogo sulle condizioni che spetteranno a tutti noi in questa Pasqua 2021. “È molto difficile per tutti. Per le attività economiche costrette ad ulteriori chiusure, per le famiglie e i cittadini perché dovremo osservare ulteriori limitazioni agli spostamenti. Affinché la pandemia torni sotto controllo e la vaccinazione di massa prosegua speditamente in tutta Italia”.

Marrucci ha criticato, “il paradosso” secondo lui, che è vietato spostarsi da un comune all’altro ma è permesso volare, ad esempio, a Ibiza o alle Canarie. Definisce un pasticcio, per città come San Gimignano, non poter visitare città d’arte “ed è intollerabile” il fatto che ci si può recare all’estero. “Le realtà come la nostra non possono perdere il turismo straniero per la seconda estate consecutiva. Perché quello italiano, sempre benvenuto, da solo non basta. Tanto più a San Gimignano, che intercetta una fetta importantissima di turisti stranieri”.

Il Sindaco ha poi affrontato il tema dei ristori: Marrucci resta convinto che i sostegni veri debbano arrivare dallo Stato alle imprese più colpite. Ed ha apprezzato molto che la Regione ha stanziato 25 milioni per le categorie più vulnerabili, tra cui alcune escluse in precedenza. Ma al tempo stesso è rimasto deluso per l’assenza quasi totale del commercio al dettaglio tra i beneficiari. “Per questo ho scritto alla Regione chiedendo due cose molte precise: di valutare una diversa distribuzione della risorse previste per i due bandi di fine giugno o di destinare prioritariamente le risorse che verranno dal riparto del decreto “sostegni” al commercio al dettaglio, con una particolare attenzione alle attività delle piccole città a fortissima vocazione turistica, peraltro fin qui escluse anche dai ristori nazionali a fondo perduto, limitati solo alle attività dei capoluoghi di provincia o città metropolitane”.

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Pubblicato il 1 aprile 2021

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