San Lucchese: la Misericordia esprime il proprio dispiacere per quanto accaduto

La polemica è nata ieri sera su Facebook, dopo la condivisione di un fotogramma della diretta Facebook in cui si celebrava la messa in occasione della festività di San Lucchese

 POGGIBONSI
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"La Misericordia di Poggibonsi in riferimento ai fatti di ieri, in occasione della festa del Santo Patrono San Lucchese, desidera esprimere il proprio dispiacere per quanto accaduto in merito al mancato utilizzo delle mascherine durante la movimentazione della teca del Santo, e fare alcune precisazioni".

"I volontari della Misericordia, in occasione della Santa Messa, hanno sempre tenuto le mascherine come previsto dalla legge, e sempre mantenuto le distanze sociali, con comportamento esemplare, come impartito dalle disposizioni che sono state date a tutti i volontari. Solo nel momento della movimentazione della teca del Santo, si sono tolti le mascherine, e in alcuni momenti come quello della benedizione insieme al Vescovo, si sono ridotte le distanze. Tutto questo è accaduto per distrazione e segno di rispetto in un momento carico di emozioni e devozione da parte dei volontari nei confronti del loro patrono, come la maggior parte di poggibonsesi. Di questo errore ce ne scusiamo nuovamente, in quanto in questo momento cosi particolare, ha suscitato il notevole disappunto".

"Ci dispiace altresì constatare che da tutto questo sia partita una campagna mediatica denigratoria nei confronti della nostra Misericordia, dei 4 volontari e di tutti i nostri volontari, in quanto da mesi siamo impegnati con massima rigidità sull'applicazione dei protocolli impartiti dalle autorità sanitarie, e in molti casi addirittura alzando il livello di utilizzo dei DPI indicati, al fine di garantire la massima sicurezza dei volontari e delle persone che ricevono il nostro aiuto. Siamo stati spesso a supporto di eventuali mancanze di DPI con gli operatori sanitari nei momenti di carenza, nello spirito di massima collaborazione, abbiamo contribuito con il Comune alla stesura delle norme di sicurezza da garantire durante le consegne del servizio di spesa a domicilio, aiutiamo economicamente e con beni alimentari tante famiglie poggibonsesi che hanno bisogno di aiuto in questo momento di crisi, e tanto altro potremmo continuare. Per questo ci sentiamo nel diritto di difendere comunque tutto il nostro operato e impegno di questi mesi, e non solo, dalle accuse molto pesanti nei confronti della Misericordia e dei suoi volontari. I 4 volontari, come previsto dalle nostre norme interne ma anche sanitarie, per sicurezza non svolgeranno servizio per il periodo di quarantena previsto di 14 giorni, a tutela non solo dei cittadini che usufruiscono dei nostri servizi, ma anche di tutto il personale dell'associazione, e speriamo che venga reso merito da molti per quanto la Misericordia di Poggibonsi e i suoi volontari danno ai sui concittadini e non solo". 


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Stefano Calvani

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Pubblicato il 29 aprile 2020

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