Sanità, Galligani (Lega): 'E' l'ora di riportare al centro il paziente e il merito'

'Chi vive e opera nel sistema sanitario toscano ne conosce reali limiti e pregi'

 PROVINCIA DI SIENA
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"Conosce la grande generosa risposta del personale, fin quasi al sacrificio, nella fase covid-19 e conosce i tanti limiti critici che la struttura ha evidenziato. Da più parti ci viene evidenziata un'insoddisfazione profonda, un'ansia diffusa, un'aspettativa di attenzione e di cambiamento".

E' l'affermazione di Riccardo Galligani, candidato capolista della Lega per la Provincia di Siena che così continua l'analisi e la lista di impegni politici sulla Sanità senese e toscana: "Sappiamo anche che circola un'immagine caricaturale della Lega: additata come la forza che vorrebbe la distruzione del Servizio Pubblico. Ed infine c'è la favola che la Lega toglierà soldi alla Sanità oppure che non ne arriverebbero dall'Europa qualora vincessimo".

"Vogliamo dire con chiarezza che non ci saranno salti nel buio. Anzi il voto alla Lega, la sua vittoria, saranno la migliore garanzia di un cambiamento che non può maturare con scelte dall'alto, ma solo con il confronto costruttivo con medici e operatori sanitari che sono oggi la vera garanzia per la salute della cittadinanza".

"I temi da affrontare sono molti e passano dal tipo di organizzazione, dalla valorizzazione diffusa, dalle opere strutturali essenziali quali nuove e più moderne sale operatorie, ad un'attenzione verso i territori meno coperti dal servizio sanitario, al ruolo universitario con rilancio di settori che hanno perso anche le scuole di specializzazione. Per non parlare dei problemi annosi quali quelli legati ai tempi di attesa per esami e interventi chirurgici. Tutto questo porta molti senesi a rivolgersi a strutture collocate anche in altre regioni con un doppio danno economico. Sono lontani i tempi in cui "Siena" era per molte specializzazioni un riferimento nazionale e non dipende certo dalla professionalità di chi presta il servizio ma da scelte di fondo".
 
"Noi vogliamo riportare al centro della sanità il paziente, il merito e la qualità del servizio pubblico, investendo risorse in ristrutturazioni degli ospedali, strumentazione all'avanguardia e formazione altamente specializzata, riavvicinando ai territori periferici servizi di emergenza-urgenza e andando inoltre ad intervenire sul sistema di assistenza alle persone fragili e anziane, che oggi invece non trovano risposte adeguate. Così come le moltissime persone che hanno avuto la vita stravolta dalle ricadute economiche del virus a cui va estesa la gratuità".
 
 
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Pubblicato il 12 settembre 2020

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