Scuola e studenti: valutazione positiva su orientamento e dispersione

«Progetti dedicati al mondo scuola, ai ragazzi, alla loro capacità di guardare a se stessi e costruire il loro futuro, e agli insegnanti che li seguono - dice Susanna Salvadori, assessore alle politiche educative per il Comune di Poggibonsi, comune capofila della Conferenza Zonale - Abbiamo ideato uno strumento come quello del curriculum verticale, attualmente presente soltanto in Trentino. Complessivamente emerge una significativa soddisfazione per il percorso svolto, sia da parte degli studenti che degli insegnanti»

 
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Le azioni per gli studenti a rischio dispersione, il percorso di orientamento didattico, la partecipazione degli insegnanti. Sono stati tanti i temi dibattuti nell'incontro di restituzione alla comunità scolastica che si è svolto lunedì 21 maggio presso l'Accabì. Un incontro teso ad approfondire i risultati dell'attività svolta nel corso dell'anno scolastico con i fondi del Piano Educativo Zonale. «Progetti dedicati al mondo scuola, ai ragazzi, alla loro capacità di guardare a se stessi e costruire il loro futuro, e agli insegnanti che li seguono - dice Susanna Salvadori, assessore alle politiche educative per il Comune di Poggibonsi, comune capofila della Conferenza Zonale - Abbiamo ideato uno strumento come quello del curriculum verticale, attualmente presente soltanto in Trentino. Complessivamente emerge una significativa soddisfazione per il percorso svolto, sia da parte degli studenti che degli insegnanti». La valutazione infatti ha superato l'80% tra i ragazzi e il 60% tra gli insegnanti. Per quanto riguarda i progetti sull'orientamento ha lavorato l'Università di Perugia insieme a Pratika, associazione no profit. Il percorso ha interessato le scuole secondarie di primo e secondo grado di tutta la Valdelsa. Nelle scuole medie si è lavorato con gli studenti sulla conoscenza di sé per definire progetti a breve e medio termine. Attraverso un incontro per plesso (tutte le classi terze sono state coinvolte) si è cercato di fare in modo che ciascun allievo riuscisse a strutturare un proprio 'libretto' nel quale fotografare la sua situazione presente e le proprie aspirazioni. Un modo per far emergere domande e aiutare i ragazzi ad elaborare risposte e percorsi. Nelle scuole secondarie di secondo grado l'obiettivo è stato quello di rafforzare le abilità fondamentali per l'auto orientamento stimolando la riflessione sull'identità personale, sulle scelte formative e professionali, sulle risorse e sui limiti. Il percorso orientativo e formativo ha coinvolto un gruppo di ragazzi (due volontari per ogni classe seconda degli istituti) che sono stati destinatari dell'ordinamento e, al contempo, si sono preparati per fare da tutor ai loro compagni. In entrambi i casi il percorso si è sviluppato attraverso stimoli narrativi legati a film, libri, canzoni.

Illustrati anche i risultati del progetto "Non sono fuorigioco" a cura della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa e dedicato agli studenti a rischio dispersione. In questo caso un percorso che segue il lavoro fatto nei precedenti anni e su cui è emersa la necessità di attivare quanto più possibile una comunicazione circolare anche in rapporto con l'offerta della agenzie formative e dei centri per l'impiego. In termini quantitativi è emerso che sono stati 27 gli studenti a rischio dispersione scolastica presi in carico nelle scuole medie di tutta la Valdelsa (su 64 individuati) e 21 sono invece gli studenti delle superiori presi in carico (su 55 individuati).

«Ringrazio tutti gli intervenuti, relatori, dirigenti, insegnanti, studenti che hanno portato la loro esperienza, la loro analisi e la lavoro valutazione - dice Salvadori - Elementi utili per migliorare. C'è un lavoro che deve proseguire, emerge dalle parole di tutti e su questo ci impegneremo».

Pubblicato il 27 maggio 2018

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