Strage di Bologna, dalla Val d'Elsa delegazioni e narratori popolari per non dimenticare

Verdiana Bivona e Maria Fresu erano amiche: insieme stavano recandosi sul Lago di Garda per una vacanza, insieme alla figlia di Maria (Angela) e di Silvana Ancilotti, anche lei di Castelfiorentino, che rimase ferita. Alle 10.25, al momento della deflagrazione, le donne si trovavano nella sala d'aspetto, molto vicine alla valigia che conteneva la bomba. Per questo motivo, Verdiana, Maria e Angela morirono sul colpo. Del corpo di Maria Fresu fu perduta addirittura ogni traccia per mesi

 
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Non sarà soltanto una cerimonia, quella di domani. Ma uno sforzo concreto di memoria collettiva per ricostruire la "vera storia" delle ottantacinque vittime della strage della stazione di Bologna, avvenuta il 2 agosto 1980 in seguito allo scoppio di una bomba. Ottantacinque vite interpretate da altrettanti attori (anche non professionisti) su postazioni fisse, disseminate per le vie di Bologna. E' la novità di questo 37° anniversario, a cui prenderanno parte - come puntualmente avviene ogni anno - le delegazioni dei Comuni di Castelfiorentino e di Montespertoli per rendere omaggio alla memoria di Verdiana Bivona (22 di Castelfiorentino), Maria e Angela Fresu (24 e 3 anni, di Montespertoli), le cui vite furono tragicamente spezzate da quel vile attentato terroristico.

Il Comune di Castelfiorentino sarà rappresentato dal consigliere Laura Rimi, mentre per il Comune di Montespertoli sarà presente il Sindaco, Giulio Mangani. Le due delegazioni, dopo la cerimonia, si recheranno in via Antonio Bertoloni (n.c. 11), dove al minuto 40, 42 e 44 di ogni ora (dalle ore 11.00 alle 23.00) gli attori racconteranno le vite di Verdiana Bivona, Maria Fresu e Angela Fresu (quest'ultima la vittima più giovane della strage).

Verdiana Bivona e Maria Fresu erano amiche: insieme stavano recandosi sul Lago di Garda per una vacanza, insieme alla figlia di Maria (Angela) e di Silvana Ancilotti, anche lei di Castelfiorentino, che rimase ferita. Alle 10.25, al momento della deflagrazione, le donne si trovavano nella sala d'aspetto, molto vicine alla valigia che conteneva la bomba. Per questo motivo, Verdiana, Maria e Angela morirono sul colpo. Del corpo di Maria Fresu fu perduta addirittura ogni traccia per mesi. A Verdiana Bivona il Comune di Castelfiorentino ha anche intitolato una strada, nel 2006, mentre a Angela Fresu è stato intitolato un asilo a Ozzano dell'Emilia. Angela Fresu sarà interpretata proprio da una donna (Antonella Colombi) che in passato accompagnava le sue figlie all'asilo di Ozzano. Una scelta, la sua, sicuramente non casuale.

«È un grande onore per me  - sottolinea Laura Rimi, consigliere comunale di Castelfiorentino - essere presente alla commemorazione della strage della stazione di Bologna. Fu un evento quello che sconvolse la mia vita di bambina e ci penso tutte le volte che, purtroppo troppo spesso, la nostra vita quotidiana è segnata da attentati terroristici. Essere presente a Bologna significa soprattutto questo: cercare la forza e l'intelligenza di uscire dalla stagione stragista innanzitutto come popolo, come nazione che dà un segnale unico verso chi vuole seminare terrore. Oggi come allora c'è bisogno di questo. Castelfiorentino e Montespertoli hanno avuto delle vittime in quel vile attentato. Mantenere il loro ricordo deve essere un nostro dovere, come istituzioni e come cittadini».

«La verità è un diritto - osserva il Sindaco di Montespertoli, Giulio Mangani - ed è doveroso continuare a perseguirla. Lo si deve ai familiari delle vittime e al Paese intero. Noi vogliamo esserci anche quest'anno per mantenere ferma questa voglia di verità e mantenere viva la memoria di una stagione così drammatica della storia d'Italia. Alle famiglie delle vittime esprimo a nome dell'Amministrazione di Montespertoli la nostra vicinanza».

Pubblicato il 1 agosto 2017

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