Tenevano un'arma della Prima Guerra Mondiale nascosta in macchina: arrestati

«In un piccolo vano posteriore allo stereo - spiegano i Carabinieri -, che ormai è incorporato all'autovettura e che per questo non si ruba più, abbiamo rinvenuto un involucro che inizialmente sospettavamo contenesse cocaina. Racchiudeva invece una pistola tedesca della Prima Guerra Mondiale, una micidiale Mauser semiautomatica, modello 1910, calibro 6,35 con matricola abrasa, 3 cartucce inserite nel caricatore e un’altra in canna»

 
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I carabinieri della Compagnia di Poggibonsi e quelli della Stazione di San Gimignano hanno fermato ieri notte, a Ulignano, una Golf GT con due uomini di origine albanese, due vecchie conoscenze da tener sotto controllo, secondo quanto riferito dall'autorità.

Dalla perquisizione è emerso che il primo dei due, un 33enne residente a Certaldo, portava nei jeans una dose di cocaina in plastica termosaldata da un terzo di grammo. Il secondo che era con lui, 22enne domiciliato a Castelfiorentino, era invece “pulito”.

Ce n’era però abbastanza per approfondire gli accertamenti. I Carabinieri hanno condotto l’auto in caserma a Poggibonsi e, sotto la luce dei riflettori, hanno verificato l’auto in maniera certosina, smontando quello che era possibile smontare, alla ricerca di altre sostanze stupefacenti.

Ma le cose sono andate diversamente da come avrebbero immaginato. «In un piccolo vano posteriore allo stereo - spiegano -, che ormai è incorporato all’autovettura e che per questo non si ruba più, abbiamo rinvenuto un involucro che inizialmente sospettavamo contenesse cocaina. Racchiudeva invece una pistola tedesca della Prima Guerra Mondiale, una micidiale Mauser semiautomatica, modello 1910, calibro 6,35 con matricola abrasa, 3 cartucce inserite nel caricatore e un’altra in canna».

Dopo l’eliminazione della matricola, l’arma era stata cromata e si presentava in perfetto stato di conservazione, perfettamente funzionante nonché pronta a sparare. A questo punto i due stranieri sono tratti in arresto e, una volta verbalizzato l’accaduto, tradotti al carcere di Santo Spirito per porto abusivo di un’arma clandestina.

«Gli arrestati dovranno ora spiegare a dei magistrati come mai detenessero e portassero a spasso un simile arnese - commentano i Carabinieri -. I due oggetti sequestrati sono stati infine repertati per il successivo deposito presso l’ufficio corpi di reato della Procura senese».

Pubblicato il 8 maggio 2019

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