Tre anni di Archeodromo. Bussagli: «Deve continuare a far crescere il nostro territorio»

Così il Sindaco di Poggibonsi David Bussagli su uno speciale anniversario: «L'impegno è quello ad attivarsi in ogni direzione per proseguire la ricostruzione in progress del villaggio. Questa avventura è iniziata solo tre anni fa ed è stata vissuta con sempre maggior attaccamento e partecipazione dalla comunità e da tanti cittadini e visitatori». Nel 2015 l'Archeodromo ha avuto circa 25mila visitatori e l'anno successivo sono cresciuti ulteriormente

 
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«Un progetto innovativo e vincente che deve crescere e continuare a far crescere la nostra città e il nostro territorio». Così il Sindaco di Poggibonsi David Bussagli su uno speciale anniversario. Tre anni fa infatti, il 18 ottobre 2014, è stata inaugurata la prima porzione dell'Archeodromo, villaggio carolingio e primo museo open air dedicato all'alto medioevo, ricostruito in scala reale sulla base di quanto emerso nella campagna scavi portata avanti dall'Università di Siena sulla collina di Poggio Imperiale. Alla prima porzione del villaggio ha fatto poi seguito la realizzazione di altre strutture tanto che ad oggi sono presenti nel villaggio una longhouse (abitazione della famiglia dominante), una capanna contadina con aia e pollaio, la forgia del fabbro, un forno da pane, due pagliai e l'orto, altri manufatti provvisori per attività artigianali. Il progetto Archeodromo è solo all'inizio, visto che il villaggio è composto di diciassette strutture riscontrate nello scavo.

«L'impegno è quello ad attivarsi in ogni direzione per proseguire la ricostruzione in progress del villaggio - dice Bussagli - Questa avventura è iniziata solo tre anni fa ed è stata vissuta con sempre maggior attaccamento e partecipazione dalla comunità e da tanti cittadini e visitatori». Nel 2015 l'Archeodromo ha avuto circa 25mila visitatori e l'anno successivo sono cresciuti ulteriormente. Nel 2016 oltre 1600 alunni e 90 docenti da tutta Italia sono venuti in gita scolastica al villaggio e nel 2017 le cifre sono più che raddoppiate. Poggibonsi, dall'apertura dell'Archeodromo, ha registrato importanti valori legati al turismo, una variazione che in due anni è stata del 45,37% in più in termini di arrivi e del 37,10% in più in termini di presenze.

«La strada è ancora lunga ma la direzione intrapresa è quella giusta - dice Bussagli -. Lo dimostra l'attaccamento della comunità, la partecipazione agli eventi, la ribalta nazionale, i riconoscimenti ricevuti in ambito scientifico, le ricadute sul piano della formazione, dell'identità, dell'economia. C'è da lavorare sull'implementazione delle strutture e sulle sinergie». In particolare c'è un lavoro in corso sull'interazione fra il polo culturale, costituito da Archeodromo e area monumentale della collina di Poggio Imperiale, e il tessuto commerciale e imprenditoriale cittadino, impegnati in un'operazione di creazione di un brand unico che coniughi l'identità storica del territorio con le eccellenze artigianali diffuse sul territorio. «Un modo per estendere gli effetti dell'indotto e le ricadute positive dell'operazione culturale promuovendo un'operazione di immagine identitaria - dice Bussagli -. Altro tema centrale è il percorso per fare dell'Archeodromo uno dei poli centrali di un distretto culturale del medioevo che coinvolge altre importanti realtà del territorio».

Il progetto Archeodromo è nato con risorse Arcus SpA e sulla volontà della Fondazione Musei Senesi e del Comune di Poggibonsi, con il supporto scientifico dell'Università di Siena. Fondamentale il supporto logistico-operativo e didattico-divulgativo di Archeotipo srl e dell'Associazione Culturale Started e quello gestionale di Fondazione Elsa.

«Alla base - sottolinea Bussagli - c'è la passione e la competenza di un gruppo di archeologi e una progettualità innovativa e seria. Il connubio fra rigore scientifico e capacità divulgativa ha fatto di questo luogo un polo attrattore e una leva di sviluppo. Su questo dobbiamo andare avanti forti di quanto fatto, degli investimenti realizzati sulla nostra storia e dei risultati raggiunti che sono frutto del lavoro di tanti e della comunità nelle sue tante articolazioni. L'Archeodromo è un progetto che abbiamo ideato, concretizzato, implementato e valorizzato con un chiaro disegno strategico di politica culturale da cui oggi discendono certi risultati anche nel mercato del turismo culturale. Su questo vogliamo andare avanti».

Pubblicato il 18 ottobre 2017

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